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A cura di Vittorio de Caprariis
Postfazione all'edizione digitale di Carlo Galli
L’antologia contiene estratti da:
Lettere; Note di viaggio; La Démocratie en Amérique; l'Ancien Régime et la Révolution; Souvenirs
Il problema che affronta Tocqueville è duplice: come sia possibile una declinazione non statualistica della libertà, e come la libertà possa non essere travolta da quella democrazia che si prefigura per lui come un destino ineluttabile. Si tratta di dimostrare, contro i reazionari e contro i rivoluzionari, che vi è almeno una possibilità di fruttuosa coesistenza tra libertà e democrazia: è il caso degli Stati Uniti, dove, al di là dell’instabilità della società e delle sue contraddizioni interne, la ricca energia operativa fornita dal combinarsi di libertà e democrazia dà a quel corpo sociale una vitalità inesauribile.
Nato il 29 luglio 1805 da nobili genitori, Alexis de Tocqueville ricevette la prima istruzione dal vecchio precettore di famiglia, l’abate Lesueur, e studiò al liceo di Metz, dove suo padre era divenuto prefetto con la restaurazione dei Borboni. Frequentò la Facoltà di diritto dell’Università di Parigi e nel 1827, completati gli studi, compì un lungo viaggio in Italia. Al suo ritorno in Francia divenne uditore al tribunale di Versailles, ufficio che conservò anche dopo la rivoluzione del luglio 1830, che portò al potere la dinastia degli Orléans, cui egli prestò giuramento di fedeltà.
Il 2 aprile 1831 Tocqueville si imbarcò a Le Havre con Gustave de Beaumont, per recarsi negli Stati Uniti, dove restò fino al febbraio 1832. Lo scopo ufficiale del viaggio era lo studio del sistema penitenziario americano e in effetti, dopo il ritorno in Francia, nel 1833, i due pubblicarono il frutto delle loro ricerche in un libro intitolato Du système pénitentiaire aux Etats-Unis et de son application en France. Ma già allora Tocqueville lavorava alla sua opera complessiva sull’esperienza americana: la stesura, interrotta nel 1833 per un viaggio in Inghilterra, fu ultimata l’anno successivo: la prima parte della Démocratie en Amérique venne pubblicata a Parigi nel 1835.
Divenuto di colpo famoso, tornò in Inghilterra dal maggio al settembre 1835 e poi, stabilitosi definitivamente a Parigi, decise di dedicarsi alla vita pubblica. Chiamato a far parte dell’Académie des Sciences Morales et Politiques nel 1838 e dell’Académie française nel 1841, eletto deputato nel 1839, Tocqueville divise la sua vita fra la stesura della seconda parte della sua opera (pubblicata nel 1840) e l’attività politica, divenendo una delle più eminenti personalità del suo tempo. All’indomani della rivoluzione del ’48 fu eletto deputato all’Assemblea Costituente e fece parte della commissione che preparò il testo della Costituzione della Seconda Repubblica. Il colpo di stato del 2 dicembre 1851da parte di Luigi Napoleone Bonaparte restituì Tocqueville agli studi. Morì a Nizza nell’aprile 1859