Parte speciale. Delitti contro la pubblica amministrazione, delitti di corruzione e cornice europea
Presentazione, di Giorgio Lattanzi
I. Evoluzione legislativa, direttive sovranazionali e limiti al controllo di legittimità del giudice penale, di Gaetano Stea
1. L'evoluzione legislativa
2. Le fonti sovranazionali sul fenomeno corruttivo
3. Contrasto interno con l'obbligo convenzionale e con quello europeo
4. Il principio della separazione dei poteri: origine storica e implementazione nel tessuto ordinamentale
5. La c.d. «garanzia amministrativa» e l'intervento ablativo della Corte costituzionale
6. Il sindacato del giudice penale sulla legittimità degli atti amministrativi
7. Il nuovo rapporto tra cittadino e autorità pubblica nell'archtettura costituzionale
8. L'identificazione del bene giuridico di categoria
9. Primazia europea, riserva di legge e giudice penale
II. Qualifiche soggettive, di Antonio Vallini
1. La «funzione tipica» delle qualifiche soggettive nei delitti contro la pubblica amministrazione e la loro natura «oggettiva»
1.1 La «funzione tipica»
1.2 La natura «oggettiva»
1.3 Il nesso funzionale con la mansione
1.4 Il funzionario di fatto
2. La mansione amministrativa (pubblica funzione o pubblico servizio)
2.1 Struttura della definizione
2.2 L'elemento comune e caratterizzante: la disciplina di diritto pubblico e la sottoposizione ad atti autoritativi
2.3 La spendita di poteri tipici quale elemento distintivo tra «pubblico ufficiale» e «incaricato di pubblico servizio». Le mansioni meramente materiali
3. Gli altri pubblici ufficiali, esercenti funzioni legislative o giudiziarie
3.1 La funzione legislativa
3.2 La funzione giudiziaria
4. L'esercente un servizio di pubblica necessità
4.1 Il privato professionista
4.2 Il servizio di «pubblica necessità»
III. Peculato, di Marco Gambardella
1. Genesi della norma
2. Struttura oggettiva
2.1 Interesse tutelato
2.2 Soggetti attivi e passivi
2.3 Oggetto materiale del reato
2.4 Presupposti della condotta
2.5 Condotta
3. Dolo
4. Forme di manifestazione del reato
4.1 Consumazione
4.2 Tentativo
4.3 Concorso di persone nel reato
5. Peculato d'uso
6. Rapporti con altre fattispecie
7. Circostanze. Pena accessoria
IV. Peculato mediante profitto dell'errore altrui, di Marco Gambardella
1. Genesi e «ratio» della norma
2. Struttura oggettiva
2.1 Interesse tutelato
2.2 Soggetti attivi e passivi
2.3 Oggetto materiale
2.4 Presupposti della condotta
2.5 Condotta
3. Dolo
4. Forme di manifestazione del reato
4.1 Consumazione
4.2 Circostanze. Tentativo
5. Rapporti con altre fattispecie
V. Malversazione a danno dello Stato, di Vico Valentini
1. Inquadramento sistemico e funzione politico-criminale
2. Struttura oggettiva
2.1 Interesse tutelato
2.2 Soggetti attivi
2.3 Presupposti della condotta e presupposti applicativi
2.4 Oggetto materiale
2.5 Condotta
2.6 Danno da sviamento
3. Elemento soggettivo e consumazione
4. Rapporti con altre fattispecie e (alcune) ipotesi concorsuali
5. Responsabilità degli enti e confisca
VI. Indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, di Vico Valentini
1. Inquadramento sistemico e (pretesa) funzione politico-criminale
2. Struttura oggettiva
2.1 Interesse tutelato
2.2 Soggetti attivi, oggetto della captazione e contesto fasico
2.3 Condotta
2.4 Evento dannoso. Consumazione
3. Elemento soggettivo e illecito amministrativo
4. Rapporti con la frode ex. art. 640-bis c.p.
5. Rapporti con altre fattispecie
6. Responsabilità degli enti e confisca
VII. Concussione, di Vincenzo Mongillo
1. Norma, precedenti storici e riferimenti comparatistici essenziali
1.1 Etimo e odierna configurazione legislativa del delitto
1.2 Cenni storici e comparatistici
2. Struttura oggettiva
2.1 Bene giuridico
2.2 Soggetti attivi e passivi
2.3 Condotta. L'abuso della qualità o dei poteri
2.4 La costrizione della condotta
2.5 Evento
3. Dolo
4. Cause di giustificazione
5. Forme di manifestazione
5.1 Consumazione: «locus» e «tempus commissi delicti»
5.2 Tentativo
5.3 Concorso di persone
6. Rapporti con altre fattispecie
7. Circostanze e pene accessorie
8. Responsabilità degli enti
VIII. Corruzione per l'esercizio della funzione, di Cristina Amalia Ardenghi
1. Fondamento della corruzione
2. La l. n. 190/2012 di riforma dei delitti di corruzione e gli obblighi internazionali
3. La corruzione per un atto d'ufficio e il quadro normativo precedente la riforma del 2012
3.1 La c.d. «corruzione impropria»
3.2 Il bene giuridico tutelato
3.3 I soggetti attivi
3.4 La condotta
3.5 L'oggetto materiale della condotta
3.6 L'atto conforme ai doveri d'ufficio
3.7 Il dolo
3.8 La condumazione del reato e il tentativo
3.9 La continuazione
3.10 Le circostanze
4. Il «nuovo» delitto di corruzione per l'esercizio della funzione
4.1 Caratteri generali della fattispecie
4.2 La condotta
4.3 I soggetti attivi e la punibilità della corruzione susseguente
4.4 La scomparsa del concetto di «retribuzione»
4.5 Il dolo
5. I profili sanzionatori e processuali
5.1 Profili sanzionatori
5.2 La confisca
5.3 Profili processuali
5.4 La responsabilità amministrativa delle persone giuridiche
6. Il diritto intertemporale
IX. Corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio, di Giuseppe Losappio
1. La corruzione «propria» e la riforma della l. n. 190/2012
2. Disvalore e oggetto di tutela nel fenomeno della corruzione generalizzata e nella corruzione «propria»
3. Corruzione «propria» antecedente e susseguente
4. I soggetti
4.1 La corruzione come reato proprio e comune
4.2 Le qualifiche pubblicistiche
5. Gli elementi del fatto tipico. In particolare: l'atto contrario ai doveri d'ufficio
5.1 La dilatazione della nozione di «atto d'ufficio» nella giurisprudenza. Competenza e sfera di attribuzioni del pubblico agente
5.2 L'oggetto dell'accordo
5.3 La condotta del pubblico agente
6. Il «sistema» della corruzione e la corruzione «sistemica», inferenze interpretative e impatto della riforma sulla nozione di «atto d'ufficio» e «resistenze» della giurisprudenza
6.1 L'equiparazione della giurisprudenza tra corruzione dell'esercizio del potere e corruzione del potere. Critica
6.2 Corruzione impropria, corruzione propria e non individuazione dell'atto d'ufficio oggetto dell'accordo corruttivo
7. Il denaro e altra utilità
8. Il dolo
9. Perfezione e consumazione. Tentativo e rapporti con l'istigazione (rinvio). Concorso di persone nel reato
10. Circostanze. L'art. 319-bis (rinvio)
11. Concorso di reati. I rapporti con la concussione e l'induzione indebita
11.1 Rapporti tra concussione e induzione indebita (rinvio)
11.2 Rapporti tra concussione e corruzione propria
12. Responsabilità da reato degli enti
X. Corruzione in atti giudiziari, di Alessandro Spena
1. Genesi e «ratio» della norma
1.1 Natura giuridica
2. Struttura oggettiva
2.1 Bene giuridico
2.2 Soggetti attivi
2.3 Condotta
3. Dolo
4. Forme di manifestazione
5. Rapporti con altre fattispecie
6. Circostanze
7. Responsabilità degli enti
XI. Induzione indebita a dare o promettere utilità, di Vincenzo Mongillo
1. Norma e precedenti storici
1.1 La disposizione vigente
1.2 Cenni storici
2. Struttura oggettiva
2.1 Bene giuridico
2.2 Soggetti attivi e passivi
2.3 Condotta. L'abuso delle qualità o dei poteri
2.4 La condotta di induzione
2.5 Evento
2.6 Reato unico a concorso necessario vs due distinte fattispecie unilaterali: tesi a confronto
3. Dolo
4. Forme di manifestazione del reato
4.1 Consumazione: «locus» e «tempus commissi delicti»
4.2 Tentativo
4.3 Concorso di persone
5. Rapporti con altre fattispecie
5.1 Distinzione con la concussione
5.2 Distinzione con la corruzione
5.3 Distinzione con la truffa
6. Circostanze e pene accessorie
7. Responsabilità degli enti
XII. Istigazione alla corruzione, di Valeria Torre
1. «Ratio» incriminatrice e progressivo ampliamento della punibilità nell'evoluzione legislativa dell'art. 322 c.p.
2. Struttura oggettiva
2.1 Bene giuridico
2.2 Qualifiche soggettive
2.3 Condotta
2.4 Offerta o promessa di denaro o altra utilità (comma 1)
2.5 Istigazione alla corruzione propria antecedente (comma 2)
2.6 Istigazione alla corruzione attiva funzionale (comma 3) e istigazione alla corruzione attiva propria (comma 4)
2.7 La sollecitazione del pubblico ufficiale o dell'incaricato di pubblico servizio
2.8 Oggetto della promessa e/o dazione
3. Dolo
4. «Tempus commissi delicti»
5. Rapporti con altre figure di reato
6. Responsabilità degli enti
XIII. Peculato, concussione, induzione indebita a dare o promettere utilità, corruzione e istigazione alla corruzione di membri della Corte penale internazionale o degli organi delle Comunità europee e di funzionari delle Comunità europee e di Stati esteri, di Matteo Caputo
1. Variabili criminologiche e genesi della norma
2. La struttura oggettiva dell'art. 322-bis
3. Il bene giuridico e la «ratio» della tutela
4. I soggetti attivi e l'accertamento delle qualifiche soggettive
5. Le condotte
6. Il dolo specifico
7. Cause di giustificazione
8. Il concorso di persone
9. Profili attinenti alla responsabilità degli enti
10. Le novità della l. n. 69/2015
11. Scenari futuri
XIV. Abuso d'ufficio, di Nicola Pisani
1. L'evoluzione storica della disciplina
2. Soggetti attivi
3. Il bene giuridico tutelato
4. La condotta tipica: la violazione di norme di legge o di regolamento e il c.d. «eccesso di potere»
5. Merito amministrativo e abuso d'ufficio
6. I parametri di qualificazione della condotta tipica: la nozione di «norme di legge» o di «regolamento»
7. L'inosservanza degli obblighi di astensione
8. L'evento
9. Il dolo intenzionale
10. Consumazione
11. Tentativo
12. La clausola di consunzione e il rapporto con altre fattispecie
XV. Rivelazione e utilizzazione di segreti d'ufficio, di Gianfrancesco Palmieri
1. Segreto d'ufficio: il bene giuridico
2. Struttura oggettiva
2.1 Soggetti attivi
2.2 Oggetto materiale: le notizie d'ufficio oggetto del segreto
2.3 L'obbligo del segreto
2.4 La condotta
2.5 La rivelazione
2.6 L'agevolazione
2.7 La violazione dei doveri e l'abuso di qualità
2.8 L'utilizzazione di segreti
2.9 Soggetto passivo
3. Elemento soggettivo
4. Cause di giustificazione
5. Forme di manifestazione del reato
5.1 Consumazione e tentativo
5.2 Concorso di persone
6. Rapporti con altre fattispecie
7. Circostanze
XVI. Rifiuto e omissione di atti d'ufficio, di Angela Laura Minerva
1. Evoluzione della norma
2. L'atto d'ufficio
3. Profili specifici della fattispecie di rifiuto di cui al comma 1
3.1 Il rifiuto
3.2 Le ragioni che qualificano l'atto d'ufficio
3.3 L'urgenza
3.4 La clausola di illiceità speciale
3.5 Il dolo
4. Profili specifici della fattispecie di omissione di cui al comma 2
XVII. Rifiuto o ritardo di obbedienza commesso da un militare o un agente della forza pubblica, di Rita Ciccarese
1. Profili storici e di diritto comparato
2. Il bene giuridico tutelato
2.1 I soggetti attivi del reato
2.2 Il presupposto della condotta: la richiesta legittima dell'autorità competente
2.3 Le condotte: il rifiuto e il ritardo indebiti
3. L'elemento soggettivo del reato
4. La natura del reato e la consumazione
4.1 Il tentativo
5. Concorso di reaati
XVIII. Interruzione di un servizio pubblico o di pubblica necessità, di Pierpaolo Schiattone
1. Genesi e «ratio» della norma
2. Struttura oggettiva
2.1 Il bene giuridico
2.2 Soggetti attivi
2.3 L'oggetto materiale. La condotta
2.4 L'evento
3. Elemento soggettivo
4. Cause di giustificazione
5. Consumazione e tentativo. Concorso di persone
6. Rapporti con altre fattispecie
7. Circostanze
XIX. Violazione degli obblighi di custodia delle cose sequestrate, di Gaetano Stea
1. Genesi e «ratio» delle disposizioni incriminatrici
2. Bene giuridico
3. Soggetti attivi
4. L'oggetto materiale e l'atto presupposto della condotta: il sequestro
5. La condotta
6. Elemento soggettivo
7. Consumazione e tentativo
8. Concorso di persone
9. Profili sanzionatori
10. La fattispecie colposa (art. 335 c.p.)
XX. Confisca, di Venera Cariddi
1. Il quadro normativo
2. Disciplina applicativa
3. La rpevisione di cui al comma 1
3.1 Le nozioni di prezzo e di profitto
3.2 I beni confiscabili
3.3 La confisca per equivalente
4. La disciplina di cui al comma 2
5. La natura giuridica della confisca
6. Il limite dei diritti dei terzi
XXI. Traffico di influenze illecite, di Giuseppe Losappio
1. Le due ragioni del nuovo delitto di traffico di influenze
2. Il viscoso formante sociocriminologico
3. Cenni storici
4. La comparazione
5. Dalle proposte di riforma del codice penale alla l. n. 190/2012
6. Oggetto di tutela e disvalore
7. I soggetti attivi
8. Gli elementi del fatto tipico
8.1 La relazione del mediatore con il pubblico amministratore e la nozione di sfruttamento
8.2 La mediazione illecita e la remunerazione per una condotta contraria ai doveri d'ufficio
8.3 La retribuzione indebita
9. Il dolo
10. Perfezione, consumazione, tentativo e realizzazione plurisoggettiva (eventuale)
11. Le circostanze del reato
12. La clausola di riserva
13. Residui problemi della pluralità normativa. In particolare: il rapporto con il millantato credito