La storia

La Società editrice il Mulino è stata costituita nel giugno 1954, per iniziativa del gruppo che tre anni prima, nell'aprile del 1951, aveva dato vita alla rivista "il Mulino", con l'intento di estendere la presenza del gruppo nel mondo culturale e politico italiano.

L'attività editoriale si sviluppò gradualmente a partire dalla pubblicazione di sei titoli fra il 1954 e il 1955 per giungere a un totale di 150 titoli in catalogo alla fine del 1964.

In una prospettiva politico-culturale analoga a quella entro la quale si collocava la rivista (impegno rigoroso a dare un contributo allo svecchiamento della cultura italiana, larga apertura ad apporti provenienti da una pluralità di ambienti scientifici, culturali e politici diversi) la caratterizzazione della produzione fu netta, con monografie di ricerca italiane e straniere, cui più tardi si affiancarono in seguito testi strumentali di sintesi e orientamento. Si pubblicarono di storia, filosofia, critica letteraria, sociologia, politica, con un marcato impegno nei settori della sociologia e della politica, che finirono per caratterizzare in modo particolare la fisionomia dell'editrice.

Sul finire del 1964 divergenze su piano politico provocarono una non ricomponibile frattura fra la proprietà della Società editrice (allora detenuta dalla Poligrafici "il Resto del Carlino") e coloro che la gestivano. Al termine di laboriose trattative, i redattori della rivista "il Mulino" acquistarono la proprietà della Società editrice, proprietà che trasferivano subito dopo alla Associazione di cultura e politica "il Mulino", una associazione senza fini di lucro, da essi stessi costituita per gestire organicamente tutte le attività che il gruppo aveva fino a quel momento avviato (incontri, dibattiti, convegni, studi e ricerche, oltre la rivista "il Mulino" e la casa editrice).

Veniva definito un assetto giuridico-istituzionale per la gestione dell'editrice che si è in seguito rivelato di particolare efficacia. Ferme restando al Consiglio d'amministrazione della Società le competenze fondamentali che sono proprie del Consiglio d'amministrazione, veniva creato un Consiglio editoriale, diretta emanazione dell'Associazione "il Mulino", al quale sono riconosciuti funzioni di indirizzo nella gestione culturale dell'editrice.

A partire dal 1964 fu avviata una politica di espansione dell'editrice in due direzioni: da una parte si cominciò ad affiancare alla pubblicazione della rivista "il Mulino" la pubblicazione di altre riviste di settore, nelle diverse aree disciplinari dove l'editrice era presente (sociologia, scienza politica), o intendeva entrare (storia, psicologia, economia, diritto); dall'altra si impostarono nuove collane, puntando in particolare sulla pubblicazione di testi strumentali, utilizzabili nell'università e - più tardi, con la creazione della "Universale paperbacks" nel 1974 - sul mercato del libro a basso prezzo

Con il passare degli anni, la linea politico-culturale dell'editrice si è allargata a nuove aree disciplinari una più precisa articolazione della produzione nelle diverse collane.

Oggi la Società editrice pubblica riviste e libri di storia, filosofia, linguistica, critica letteraria, demografia, antropologia, psicologia, sociologia, scienza politica, economia e diritto. Le collane si sono arricchite in particolare in direzione di testi non specialistici, che hanno sviluppato la presenza dell'editrice nel mercato editoriale italiano. Significativa in questo senso è stata la collana "Farsi un'idea" avviata nel 1997, e poi le collane come "Contemporanea", "Intersezioni" e "Biblioteca storica", "Voci" e, più recentemente, "Parole controtempo","Ritrovare l'Italia", "La voce degli antichi", "Storie di numeri", "Faustiana". Tutto ciò mantenendo fermo l'impegno primario dell'editrice sui testi di riferimento e di ricerca e sulle riviste delle varie discipline in cui ha scelto di operare

In questo contesto si colloca la proposta digitale avviata negli ultimi anni. Rivisteweb, l'archivio delle riviste, Darwinbooks, la collezione di testi di ricerca, gli ebook rappresentano lo sforzo di valorizzare la produzione dell'editrice in forme nuove e attraverso nuovi canali. Più recentemente il lavoro digitale si è concentrato su Pandoracampus, piattaforma multieditore dedicata a nuove forme di manualistica per la formazione superiore.

La produzione 2021

Nel 2021 la Società editrice ha pubblicato 74 riviste (delle quali 2 in open access), 280 nuovi volumi, 34 riedizioni, 649 tra ristampe e riversamenti. A fine anno i titoli in catalogo erano 7.600.