Non solo la «fuga dei cervelli» priva il nostro paese di giovani promettenti e di un ricambio generazionale equilibrato: una meno attesa ma corposa «fuga di braccia» è in corso presso altri strati della popolazione. Molti addetti dell’industria e dell’edilizia sono stati spinti dalla crisi a cercare lavoro in altri paesi europei, accolti a volte da politiche ostili in materia (vedi Brexit). Nel generale saldo migratorio negativo dell’Italia, una delle regioni con il maggior numero di emigrati è sorprendentemente la Lombardia, area di immigrazione per eccellenza. Nel Mezzogiorno, per effetto delle partenze delle classi in età fertile e da lavoro, si assiste a un vero e proprio «tsunami demografico», mentre i tassi di disoccupazione continuano a mantenersi altissimi. Va poi registrata l’emigrazione di pensionati verso mete con clima buono e costo della vita basso.
Enrico Pugliese è professore emerito di Sociologia del lavoro nella Sapienza - Università di Roma ed è stato direttore dell’Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali del CNR. Con Il Mulino ha pubblicato «La terza età. Anziani e società in Italia» (2011) e «L’Italia tra migrazioni internazionali e migrazioni interne» (20062).
- Introduzione. Di nuovo la valigia di cartone?
- 1. Un nuovo ciclo nella emigrazione italiana. Le principali coordinate
- 2. Non solo mobilità: fuga di cervelli e fuga di braccia
- 3. Di nuovo la «valigia di cartone»
- I. Quanti sono, dove vanno, da dove vengono
- 1. Una realtà trascurata
- 2. Perché ne arrivano più di quanti ne partono: documentazioni ufficiali e stime attendibili
- 3. Gli antecedenti: la formazione delle collettività degli italiani all'estero
- 4. Le destinazioni: dove sono gli emigrati italiani e dove vanno i nuovi emigranti
- 5. Le provenienze: ne partono di più dalle regioni ricche che da quelle povere
- II. Chi sono quelli che se ne vanno: cause, aspirazioni, figure prevalenti
- 1. Età, genere e istruzione
- 2. Fattori di spinta e fattori di richiamo
- 3. Tipologie di migrazioni e di protagonisti
- III. Una nuova classe di precari? Mercato del lavoro e occupazione
- 1. Immigrazione e occupazione nell'età fordista
- 2. Mercato del lavoro e occupazione in Europa all'epoca della ripresa della emigrazione italiana
- 3. Espansione della domanda e riduzione della qualità del lavoro nei paesi di immigrazione
- 4. Precariato come classe e precariato come condizione?
- IV. Da soli o associati
- 1. Nuovi emigranti, nuove catene migratorie
- 2. Ascesa e declino dell'associazionismo storico
- 3. I nuovi emigranti, le nuove associazioni e l'associazionismo in rete
- V. Al Nord e all'estero: i giovani meridionali in fuga dalla crisi
- 1. La centralità dell'emigrazione nella vita del Mezzogiorno
- 2. Gli effetti dell'emigrazione sulla struttura della popolazione: lo «tsunami demografico»
- 3. La spirale economico-demografica
- 4. Ieri e oggi
- VI. I nuovi migranti nel crocevia migratorio italiano
- 1. L'Italia come crocevia migratorio
- 2. I «nuovi italiani» e l'emigrazione di rimbalzo
- 3. Mezzogiorno di Italia e Mezzogiorno di Europa
- Epilogo. Se Brexit means Brexit
- Riferimenti bibliografici
Anteprima del testo delle prime cinque pagine a stampa del primo capitolo.
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