- Premessa
- PARTE PRIMA LA NOZIONE
- I. Che cos'è l'italiano regionale?
- 1. Una prima osservazione
- 2. La percezione delle differenze
- I nuovi italiani
- Una grafia per tante pronunce
- 3. La denominazione
- 4. Gli ambiti d'uso dell'italiano regionale
- 5. Una nuova prospettiva di studio
- 6. La lingua e la cucina
- II. La variazione regionale negli studi e nella percezione prima del 1960
- 1. Italiano «aberrante» e italiano regionale
- 2. Da quanto tempo si parla di italiano regionale
- Cinema neorealista e regionalità
- 3. La prospettiva degli autori di teatro fra Ottocento e Novecento
- 4. Didattica e provincialismi: Fedele Romani
- 5. Un'indagine degli anni Cinquanta: Rüegg e la percezione dei parlanti
- 6. La variabilità del lessico
- La bambinaia diventa baby-sitter
- 7. I geosinonimi
- 8. Nel «rovaio» del lessico locale in diacronia
- Il rovaio tra realismo e codificazione linguistica
- PARTE SECONDA LA GEOGRAFIA
- III. Le regioni e l'italiano. Il Nord
- 1. Premessa
- 2. Piemonte
- Lingua italiana in famiglia a Torino
- 3. Valle d'Aosta
- 4. Liguria
- Idioma gentile di Genova
- 5. Lombardia
- Parole di Milano secondo De Amicis
- 6. Veneto
- 7. Trentino-Alto Adige
- 8. Friuli-Venezia Giulia
- 9. Emilia Romagna
- La fiorentina emiliano-romagnola e la piada in poesia
- 10. Marche
- IV. Le regioni e l'italiano. 2. Il Centro e il Sud
- 1. Toscana
- Innovazioni in città: zeta per esse a Firenze?
- 2. Lazio
- Volémose bene: il papa e l'italiano de Roma
- Italiani a Roma
- 3. Umbria
- 4. Abruzzo
- L'«unione» linguistica di Abruzzo e Calabria
- 5. Molise
- 6. Campania
- 7. Puglia
- 8. Basilicata
- 9. Calabria
- 10. Sicilia
- Italiano di Sicilia
- 11. Sardegna
- PARTE TERZA LA STORIA
- V. Varietà dell'italiano nella questione della lingua
- 1. La variazione in prospettiva storica
- 2. Natura e ars nella comunicazione
- 3. Lo spazio per gli elementi locali nell'italiano parlato
- 4. Usi locali nella prospettiva di Benedetto Di Falco (1539 circa)
- 5. La prospettiva diastratica e La civil conversazione di Stefano Guazzo
- 6. L'italiano regionale nelle scritture del passato
- 7. L'italiano nasce dal dialetto e il dialetto nasce dall'italiano
- L'intellettuale e la realtà: una giornata di Machiavelli
- VI. L'italiano da viaggio parlato e ascoltato
- 1. Lingua itineraria
- 2. I predicatori
- 3. Gli attori (Andrea Perrucci)
- 4. Varietà della lingua nei testi teatrali
- Incroci linguistici nella lingua di un notaio
- 5. Gli avvocati
- Siciliano e italiano nel trattato di Placido Spadafora
- VII. Lingua letteraria, lingua parlata, «parlar finito»
- 1. L'italiano lingua morta?
- 2. Il «parlar finito»
- 3. L'italiano locale nella norma didattica prima dell'Unità
- Le istitutrici toscane e la «lingua di questa nostra Italia»
- VIII. Varietà della lingua, norma e regionalismi dopo l'Unità
- 1. La percezione post-unitaria dell'italiano regionale
- 2. «Il nome italiano vero»: la norma e il lessico
- La lotta contro i doppioni lessicali
- 3. La pronuncia nella didattica
- 4. La pronuncia nelle testimonianze letterarie
- 5. Regionalità e ipercorrettismo in De Sanctis e Bonghi
- IX. La regionalità nella storia linguistica recente
- 1. Percezione positiva della regionalità e luoghi comuni
- 2.Cinquant'anni di storia linguistica
- 3. L'italiano regionale nella letteratura
- 4. Regionalismi in rete e giovanilismi
- Lessico dei giovani e italiano locale
- Riferimenti bibliografici
- Indice analitico
- Indice dei nomi