Il tempo lungo della politica italiana che si estende nei settant’anni e più che intercorrono dal ritorno alla democrazia al secondo decennio del nuovo millennio ha visto partiti nascere, affermarsi e sparire. Partiti che sembravano inamovibili sciogliersi come neve al sole, altri resistere per decenni, altri ancora irrompere tumultuosi per poi assestarsi o scomparire. Gli elettori rimasti fedeli nel tempo hanno incominciato a «muoversi» lentamente e per piccoli gradi, spinti dai mutamenti socioeconomici e culturali degli anni Settanta; poi, negli anni Novanta, hanno abbracciato nuove offerte politiche, per arrivare infine al terremoto provocato dall’irruzione del Movimento 5 stelle. Questo movimento, a tratti tellurico, nasconde però anche elementi di continuità. Le mappe particolareggiate, fino al livello comunale, del voto degli italiani presentate in questo volume offrono una panoramica di quanto permane e di quanto invece è mutato. Questo lungo excursus che parte dall’immediato dopoguerra fino alla vigilia delle elezioni del 2022 mostra anche quanto i partiti abbiano cercato, con crescente difficoltà, di adattarsi a una società che cambiava rapidamente. Eppure resistono ancora, rimangono l’alfa e l’omega della politica, perché sono inevitabilmente e necessariamente avvinti agli elettori nell’incessante walzer della democrazia.
Piero Ignazi è professore Alma Mater dell’Università di Bologna e Chercheur associé presso il Cevipof, di Parigi. È editorialista del «Domani». Enzo Risso insegna Audience Studies all’Università La Sapienza di Roma ed è direttore scientifico della società di ricerche Ipsos. Spencer Wellhofer, emeritus della Denver University, ha pubblicato saggi sull’organizzazione dei partiti, sulla nascita del fascismo e sul rapporto tra religione e politica in Italia.
- Prefazione
- PARTE PRIMA: EVOLUZIONE DEL SISTEMA PARTITICO (1943-2022)
- I. Il ritorno dei partiti e le prime elezioni democratiche (1943-1948)
- 1. Nascita e rinascita dei partiti
- 2. La strutturazione del sistema partitico
- 3. Le tradizioni elettorali prefasciste e il nuovo sistema octopartitico
- II. La stabilità apparente (1948-1963)
- 1. La maggioranza centrista: apogeo e crisi
- 2. La parabola della destra antisistema
- 3. La sinistra tra opposizione e aperture
- III. Il primo centro-sinistra tra speranze e delusioni (1963-1972)
- 1. Dc: i costi dell’occupazione del potere
- 2. I partiti laici di centro-sinistra
- 3. Declino della destra e resilienza comunista
- IV. Ascesa e declino della concentrazione bipolare (1972-1979)
- 1. I due partiti pivot
- 2. Le forze intermedie
- 3. Opposizioni nuove e antiche
- V. Lo stallo prima della caduta (1979-1992)
- 1. Il pentapartito
- 2. Le opposizioni
- VI. La grande trasformazione (1992-2008)
- 1. L’affossamento dei partiti laici
- 2. La diaspora democristiana
- 3. Una sinistra in movimento, con inciampi
- 4. La costruzione della destra
- VII. Dal bipolarismo al tripolarismo (2008-2022)
- 1. Pd: dall’illusione veltroniana a quella renziana
- 2. Rc: il fuoco fatuo di Nichi Vendola
- 3. LN: dalla Padania alla nazione
- 4. FI: il trionfo e la caduta di Berlusconi
- 5. An/FdI: il recupero di una tradizione che non scompare
- 6. M5s: l’urlo antipolitico al governo
- PARTE SECONDA: ANALISI ELETTORALE
- VIII. Geografia dell’evoluzione elettorale
- 1. La geografia elettorale di Dc, Pci e Psi (1953-1992)
- 2. Il cambiamento della base sociale: Dc e Pci (1953-1992)
- 3. I cambiamenti di voto (1946-2018)
- 4. Conclusioni
- IX. Il comportamento elettorale dal 1987 al 2018
- 1. Premessa
- 2. Il «salto breve» 1987-1996: dalla Prima alla Seconda Repubblica
- 3. Il logorio dell’immobilismo bipolare (1994-2008)
- 4. L’era del tripolarismo asimmetrico (2013-2018)
- 5. Il ridisegno del campo politico: oltre destra e sinistra (2008-2018)
- 6. Dalla risemantizzazione del concetto di «populismo» all’affermarsi delle vision politiche di «simplism» (semplicismo) e «folk politics»
- 7. Le dinamiche di voto della «middle class» e dei ceti popolari
- 8. Trent’anni dopo: gli elettori della Prima Repubblica
- 9. Elettorato fluido o stabile?
- 10. Trent’anni di mutamenti per essere sempre un po’ uguali e sempre un po’ diversi
- Conclusioni
- Bibliografia
Anteprima del testo delle prime cinque pagine a stampa del primo capitolo.
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