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Copertina Economia dell'unione monetaria

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a stampa € 33,25
collana "Manuali"
pp. 368, Brossura, 978-88-15-29394-7
anno di pubblicazione 2022

PAUL DE GRAUWE

Economia dell'unione monetaria

Il manuale spiega il funzionamento dell’unione monetaria europea nel contesto dei profondi cambiamenti intervenuti in questi ultimi anni a livello economico e politico. Come nelle edizioni precedenti ci si concentra sui costi e sui benefici di un’unione monetaria e si mettono a fuoco i motivi per cui l’incompletezza dell’Eurozona determina costi aggiuntivi e crea problemi di sostenibilità. Si analizza in che modo la Banca centrale europea sia stata progettata per condurre un’unica politica monetaria e si dedica ampio spazio alle questioni dell’indipendenza politica e della responsabilità della BCE. In questa nuova edizione si sposta lo sguardo in avanti e si affronta anche la necessità di un’unione politica e di bilancio per garantire la sostenibilità della zona euro.

Indice del volume: Introduzione. - PARTE PRIMA: COSTI E BENEFICI DI UN’UNIONE MONETARIA. - I. Costi di una moneta comune. - II. La teoria delle aree valutarie ottimali: una critica. - III. Benefici di una moneta comune. - IV. Costi e benefici a confronto. - PARTE SECONDA: UNIONE MONETARIA. - V. La fragilità delle unioni monetarie incomplete. - VI. La transizione verso un’unione monetaria. - VII. Come completare un’unione monetaria. - VIII. L’economia politica della decostruzione dell’Eurozona. - IX. La Banca centrale europea. - X. La politica monetaria nell’Eurozona. - XI. Politiche di bilancio nelle unioni monetarie. - XII. L’euro e i mercati finanziari. - Riferimenti bibliografici. - Indice analitico.

Paul de Grauwe è professore di Politica economica europea e Direttore dell’Istituto Europeo presso la London School of Economics (LSE). Prima di insegnare alla LSE, ha occupato la cattedra di Economia Internazionale presso l’Università di Leuven, in Belgio.

Introduzione
PARTE PRIMA. COSTI E BENEFICI DI UN'UNIONE MONETARIA
I. Costi di una moneta comune
1. Spostamenti della domanda (il modello di Mundell)
2. Indipendenza monetaria e bilanci pubblici
3. Shock asimmetrici e dinamiche del debito
4. Alti e bassi in un’unione monetaria
5. Unioni monetarie e unioni di bilancio
6. Schemi di assicurazione privati
7. Differenze nelle istituzioni del mercato del lavoro
8. Differenze fra i sistemi giuridici
9. Conclusioni
II. La teoria delle aree valutarie ottimali: una critica
1. Quanto sono rilevanti le differenze tra paesi?
2. Qual è l’efficacia delle politiche monetarie nazionali?
3. Politiche monetarie nazionali, coerenza temporale e credibilità
4. Ancora Mundell
5. Costo di un’unione monetaria e grado di apertura commerciale dei paesi partecipanti
6. Conclusioni
III. Benefici di una moneta comune
1. Guadagni diretti derivanti dall’eliminazione dei costi di transazione
2. Guadagni indiretti derivanti dall’eliminazione dei costi di transazione: trasparenza nei prezzi
3. Guadagni di benessere derivanti dalla riduzione dell’incertezza
4. Incertezza del tasso di cambio e crescita economica
5. Unione monetaria e commercio internazionale: l’evidenza empirica
6. Benefici di una moneta internazionale
7. Benefici di un’unione monetaria e grado di apertura commerciale
8. Conclusioni
IV. Costi e benefici a confronto
1. Costi e benefici a confronto
2. Unione monetaria, rigidità di prezzi e salari, mobilità del lavoro
3. Shock asimmetrici e flessibilità del mercato del lavoro
4. Il grado di completezza di un’unione monetaria
5. Il trade-off fra unione di bilancio e flessibilità
6. Costi e benefici nel lungo periodo
7. L’America Latina è un’area valutaria ottimale?
8. Sarà in Asia la prossima unione monetaria?
9. Unioni monetarie in Africa
10. Conclusioni
PARTE SECONDA. UNIONE MONETARIA
V. La fragilità delle unioni monetarie incomplete
1. I regimi di cambi fissi come unioni monetarie incomplete
2. Unioni monetarie senza unioni di bilancio
3. Altre brutte notizie a proposito dei cattivi equilibri: le crisi bancarie
4. Altre brutte notizie a proposito dei cattivi equilibri: gli stabilizzatori automatici
5. Conclusioni
VI. La transizione verso un’unione monetaria
1. Il Trattato di Maastricht
2. Perché i criteri di convergenza?
3. Come organizzare le relazioni tra i paesi membri dell’UE «inclusi» nell’Eurozona e quelli «esclusi»?
4. Conclusioni
VII. Come completare un’unione monetaria
1. Il ruolo della banca centrale: prestatore di ultima istanza
2. Il consolidamento del bilancio e del debito pubblico
3. Il coordinamento delle politiche di bilancio ed economiche
4. Una variabile «profonda» omessa
5. Conclusioni
VIII. L’economia politica della decostruzione dell’Eurozona
1. Studio di caso: la Grecia
2. Studio di caso: l’Italia è inadatta per l’Eurozona?
3. Verso la decostruzione dell’Eurozona?
4. I costi della decostruzione
5. La situazione nel resto dell’Eurozona migliorerebbe?
6. Conclusioni
IX. La Banca centrale europea
1. Il progetto della BCE: il Trattato di Maastricht
2. Perché è prevalso il modello tedesco?
3. La BCE: una banca centrale «conservatrice»?
4. Indipendenza e «accountability»
5. La BCE: il contesto istituzionale
6. La BCE in quanto prestatore di ultima istanza
7. La BCE ha violato il suo statuto quando ha annunciato il programma di acquisto di titoli di stato (OMT)?
8. La nuova struttura di regolamentazione e vigilanza finanziaria nell’UE: verso un’unione bancaria
9. Conclusioni
X. La politica monetaria nell’Eurozona
1. L’attività delle banche centrali e gli shock asimmetrici
2. La strategia di politica monetaria della BCE: una descrizione
3. La strategia di politica monetaria della BCE: una valutazione
4. Gli strumenti della politica monetaria nell’Eurozona
5. L’Eurosistema in quanto prestatore di ultima istanza durante le crisi finanziarie
6. Conclusioni
XI. Politiche di bilancio nelle unioni monetarie
1. Politiche di bilancio e teoria delle aree valutarie ottimali
2. Sostenibilità dei disavanzi pubblici
3. Argomenti a favore dell’istituzione di un quadro normativo sui disavanzi pubblici
4. Disciplina di bilancio nelle unioni monetarie
5. Rischio di inadempienza e salvataggio in un’unione monetaria
6. Il Patto di stabilità e crescita: una valutazione
7. Un’emissione congiunta di titoli di stato
8. La ricerca di un «asset sicuro» («safe asset»)
9. Conclusioni
XII. L’euro e i mercati finanziari
1. L’UEM e l’integrazione dei mercati finanziari in Europa
2. Perché l’integrazione dei mercati finanziari è importante in un’unione monetaria?
3. Le condizioni alle quali l’euro può acquisire lo status di valuta internazionale
4. Conclusioni
Riferimenti bibliografici
Indice analitico

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