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ISCRIVITI1989 e 2050: due date simbolo, noi ci troviamo esattamente in mezzo. Come sopravviveremo alle sfide che l’uomo sta ponendo alla Terra? Saremo più ricchi o più poveri, più sicuri o più indifesi, vivremo meglio o peggio? Dipende da come oggi sapremo correggere gli errori degli ultimi trent’anni di globalizzazione. Una classe dirigente opaca e irresponsabile ha messo a rischio la Terra e creato una neoplebe planetaria contrapposta a una classe creativa dotata di sapere ma priva di potere. Il pianeta di domani potrebbe essere costituito da grandi stati-continente legati da scambi più equi e basati su società glocali intelligenti. Questo libro è un appello a mobilitarci per progettare un nuovo mondo.
Paolo Perulli, sociologo dell’economia, ha insegnato nelle Università del Piemonte Orientale, Venezia, Cambridge (Usa), Parigi, Lugano. Tra i suoi volumi «Terra mobile» (Einaudi, 2014), «The Urban Contract» (Routledge, 2017), «Il debito sovrano. La fase estrema del capitalismo» (La Nave di Teseo, 2020).