Nella percezione del giurista pubblico e privato sono termini antichi, ma il lungo itinerario che scandisce l’approdo alla grande dicotomia si avvia solo con lo Stato moderno che plasma il diritto pubblico, mentre il diritto privato è catturato nell’orbita dell’individualismo giuridico. Con il tramonto dell’antico regime, la dicotomia si porrà a fondamento dell’intero ordine giuridico, incarnando l’equilibrio tipicamente ottocentesco tra Stato e società, sovranità e diritti; il Novecento invece ne scompaginerà i confini, introducendo compromissioni e mescolanze tra statuale ed economico, sociale e individuale, interesse generale e interessi particolari. Negli anni più recenti l’intensità della globalizzazione economica e l’impoverimento dei programmi costituzionali fanno pensare a un nuovo primato del diritto privato. Nella prospettiva di una rinnovata unità del giuridico questo volume indaga il rapporto tra i «due diritti» nella loro stratificata storicità, invitando ad una riflessione ormai imprescindibile sulla necessità di un equilibrio ragionevole tra bisogni personali e collettivi, diritti e doveri, garanzie e poteri.
Bernardo Sordi insegna Storia del diritto medievale e moderno nell’Università di Firenze. Membro del comitato editoriale della rivista «Quaderni fiorentini per la storia del pensiero giuridico moderno», è autore di «Giustizia e amministrazione nell’Italia liberale. La formazione della nozione di interesse legittimo» (Giuffrè, 1985), «Tra Weimar e Vienna. Amministrazione e teoria giuridica nel primo dopoguerra» (Giuffrè, 1987), «L’amministrazione illuminata. Riforma delle comunità e progetti di costituzione nella Toscana leopoldina» (Giuffrè, 1991), «Storia del diritto amministrativo» (con L. Mannori, Laterza, 2013).
- Un lungo itinerario
- I. Tra Antico Regime e Rivoluzione: le radici della
distinzione
- 1. Pubblico e privato: termini antichi e… nuovissimi
- 2. Ius publicum: i primi passi verso un’identità tipicamente
moderna
- 3. Il percorso tedesco: il diritto pubblico dell’Impero
romano-germanico
- 4. Il percorso francese: diritto pubblico e Stato nazionale
- 5. Il percorso francese: il diritto pubblico dell’Etat
royal
- 6. Uno strategico campo di espansione: il diritto e
la scienza di polizia
- 7. Uno sguardo al percorso inglese: i progressi della
costituzione
- 8. Oltre l’Antico Regime: il vento della libertà politica
- 9. L’itinerario italiano tra riforme e Rivoluzione
- 10. La spinta del soggetto di diritti e della società
civile: verso la grande dicotomia
- II. La grande dicotomia al suo apogeo ottocentesco
- 1. L’autonomia del codice e la sua dimensione «costituzionale
»
- 2. Dalla costituzione all’amministrazione: la costruzione
giuridica del polo pubblicistico
- 3. «Un serio fondamento scientifico» per lo Statopersona
- 4. Immagini del pubblico e del privato
- 5. La forza prorompente del pubblico
- III. La parabola discendente: il Novecento giuridico
- 1. L’incursione del sociale
- 2. Le «trasformazioni generali» del pubblico e del
privato
- 3. «L’immane cataclisma della conflagrazione mondiale
»
- 4. Una terza dimensione? Il fronte del diritto sociale
- 5. Diritto collettivo e corporativismo fascista
- 6. Ibridazioni e frammentazioni. Il fronte Stato-economia
- 7. L’onda lunga di «un neologismo di sconcertante
imprecisione»: la pubblicizzazione
- 8. I mille volti dello Stato gestore
- IV. La parabola discendente: gli ultimi decenni
- 1. Il brusco ritracciamento del pendolo: globalizzazioni,
privatizzazioni, regolazioni
- 2. Oltre la grande dicotomia: una distinzione meramente
stipulativa
- Indice dei nomi
Anteprima del testo delle prime cinque pagine a stampa del primo capitolo.
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