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- Avvertenza
- I NUOVI TEMI DI UN’ANTICA QUESTIONE
- I. Il Mezzogiorno nella nuova geografia europea delle disuguaglianze
- 1. Le politiche nazionali di fronte al «doppio divario»
- 2. Il Mezzogiorno e l’Italia nell’Europa diseguale
- 3. Quale ruolo «possibile» per le politiche?
- II. La questione demografica e i suoi effetti sul dualismo
- 1. Introduzione
- 2. La questione demografica nazionale sintesi di un malessere italiano
- 3. Le conseguenze economiche del calo demografico negative per il
Paese ma drammatiche per il Sud
- 4. È possibile contrastare una così drammatica deriva economica e
sociale?
- III. Valorizzare le autonomie e ridurre le disuguaglianze. Il federalismo
possibile
- 1. Da dove riprendere le fila del regionalismo differenziato
- 2. Quali sono le motivazioni del regionalismo differenziato?
- 2.1. Il regionalismo differenziato non può essere motivato dall’ingiustizia
fiscale
- 2.2. Il regionalismo differenziato non può essere
la soluzione alla crisi e alla riduzione dei divari
- 3. Per un’attuazione piena di un federalismo fiscale solidale nell’interesse
del Paese
- 3.1. Non è stato il Sud a «bloccare» l’autonomia
- 3.2. Un percorso
metodologico ordinato per il federalismo differenziato
- Focus. Il residuo fiscale: un terreno da esplorare
- PARTE PRIMA – IL DOPPIO DIVARIO SUD/NORD, ITALIA/EUROPA
- IV. L’economia del Mezzogiorno e del Centro-Nord
- 1. Il Mezzogiorno anticipa la crisi e ritarda la ripresa
- 1.1. La formazione delle risorse
- 1.2. Le importazioni nette
- 1.3. L’impiego delle risorse
- 1.4. Le esportazioni di merci
- 2. La disomogeneità della ripresa nelle regioni italiane
- V. I settori produttivi
- 1. L’agricoltura
- 1.1. Premessa
- 1.2. La produzione
- 1.3. Le esportazioni
- 1.4. Gli
investimenti
- 1.5. L’occupazione e la produttività
- 2. L’industria
- 2.1. L’attività produttiva
- 2.2. Produttività, costo del lavoro, margini
di profitto
- 2.3. Occupazione e investimenti
- 3. L’edilizia
- 3.1. Una crescita timida e incerta delle costruzioni italiane in un
contesto europeo in netta ripresa
- 3.2. Prodotto, investimenti, occupazione
- 3.3. Le imprese
- 4. Il terziario
- 4.1. Il prodotto nel 2018
- 4.2. L’accumulazione
- 4.3. L’occupazione
- 4.4. La produttività
- 5. Il credito
- 5.1. I prestiti
- 5.2. La qualità del credito
- Focus. Aspetti strutturali del sistema dei CONFIDI in Italia, le criticità
e le prospettive
- VI. Il mercato del lavoro
- 1. Nel 2018 emergono segnali di interruzione nella ripresa del mercato
del lavoro meridionale
- 2. La dinamica per settore di attività
- 3. L’andamento dell’occupazione per carattere e tipologia d’orario
- 4. La ridefinizione della struttura e della qualità dell’occupazione nel
decennio 2008-2018
- Riquadro. I posti di lavoro da creare al Sud per colmare il «gap»
occupazionale
- 5. Offerta di lavoro, disoccupazione «implicita» e scoraggiamento
- 6. I principali andamenti delle regioni meridionali nel 2018
- 7. L’evoluzione più recente del mercato del lavoro
- Focus. L’«input» di lavoro alla produzione nazionale
- PARTE SECONDA – IL TERZO PILASTRO: LA SOCIETÀ DEL MEZZOGIORNO
- VII. La dinamica della popolazione: un problema italiano, una grande
questione per il Sud
- 1. Introduzione
- 2. La popolazione
- 2.1. Il nuovo millennio si apre con il «secolo dell’invecchiamento e
delle migrazioni»
- 2.2. Lo spopolamento delle aree montane interne
e la lenta eutanasia dei piccoli borghi
- 2.3. Squilibri demografici e
riduzione della popolazione nelle regioni meridionali
- 2.4. Natalità
in calo e mortalità in crescita: il Nord e il Sud nella trappola demografica
- 2.5. Le previsioni demografiche: il crollo delle persone in
età di lavoro
- 2.6. L’UE, una comunità che invecchia. L’Italia, i
paesi dell’Est, quelli mediterranei e la Germania i grandi malati
- 3. Le migrazioni protagoniste della storia demografica nazionale
- 3.1. La nuova migrazione italiana si estende dal Sud al Nord
- 3.2. Le
caratteristiche dell’emigrazione meridionale
- 3.3. Un diverso modo
di emigrare: il pendolarismo di lungo periodo
- 4. Conclusioni
- VIII. La condizione femminile in Italia
- 1. Introduzione
- 2. L’Italia nel contesto europeo
- 2.1. Le donne del Sud: tra crisi occupazionale e moderata ripresa
- 2.2. La struttura dell’occupazione femminile e il processo
downgrading
- 2.3. L’Italia tra squilibri del welfare e ricerca di
un modello di conciliazione
- 3. Un dettaglio sull’Italia
- 4. Le politiche per la famiglia in un paniere di Stati membri
- 4.1. L’approccio dell’Unione europea al worklife balance
- IX. L’impatto del Reddito di Cittadinanza
- 1. Povertà, esclusione e politiche di welfare
- 2. Il Reddito di Cittadinanza dopo cinque mesi di operatività
- 3. L’impatto territoriale del Reddito di Cittadinanza
- X. Il divario territoriale nei servizi pubblici e la convergenza interrotta
del processo di scolarizzazione
- 1. Premessa
- 2. I divari territoriali nell’erogazione dei servizi pubblici
- 2.1. La distribuzione territoriale della spesa corrente e l’accesso
ai servizi
- 2.2. I servizi sociali: l’assistenza sanitaria e socioassistenziale
- 2.3. I tempi della giustizia tra recenti progressi e
ritardi persistenti
- 2.4. Servizi pubblici locali, rifiuti e infrastrutture di rete
- 2.5. Un indice sintetico delle performance della Pubblica
Amministrazione nelle regioni
- 2.6. La diffusione dell’ICT nella
P.A.: Sud in forte recupero ma resta ancora molto da fare
- 3. I divari nel sistema scolastico
- 3.1. La convergenza interrotta nella scolarizzazione al Sud e i divari
di competenze
- 3.2. Scolarità e dispersione nella scuola superiore
- 3.3. La qualità delle infrastrutture scolastiche
- Focus. Un’esperienza di alleanza tra Università e grande impresa nel
Mezzogiorno: il progetto «U-Link Academy Basilicata»
- XI. Non profit: un’economia in crescita, ma il Sud è ancora indietro
- 1. Aspetti generali del non profit, una riforma in progress
- 2. Il profilo economico degli organismi non profit: market, non market
- 3. Lavoro volontario e lavoro retribuito, fattori di produzione del non
profit
- 4. Il finanziamento degli organismi non
profit: tipologie e raccolta
fondi
- 5. Conclusioni
- XII. Il peso dell’economia illegale sullo sviluppo e le azioni di contrasto
- 1. Le conoscenze sulle principali organizzazioni mafiose: gli sviluppi
recenti
- 2. La politica antimafia
- 3. Nuovi interventi in materia di corruzione
- 4. Tendenze innovative nell’ambito dell’anticorruzione
- 5. Riflessioni recenti sul caso italiano
- Focus. I beni confiscati
- PARTE TERZA – LE TRASFORMAZIONI DEL SISTEMA PRODUTTIVO
MERIDIONALE
- XIII. Le trasformazioni del sistema produttivo e dell’industria dopo
la crisi
- 1. Le trasformazioni del sistema produttivo: uno sguardo d’insieme
- 2. Modifiche strutturali nell’entrata/uscita nel/dal mercato
- 3. I fattori di competitività nel contesto post «lunga crisi»
- 4. Differenze territoriali nel modello di resilienza industriale
- Focus. Digitalizzazione e produttività: un’analisi per regione
- XIV. La collocazione internazionale dell’economia del Mezzogiorno
- 1. Lo scenario internazionale
- 2. La posizione del Mezzogiorno nell’economia internazionale: uno
sguardo d’insieme
- 3. Le esportazioni del Mezzogiorno: tendenze complessive ed effetti
della crisi
- 4. Le regioni del Mezzogiorno: quote di mercato e modelli di specializzazione
delle esportazioni
- 5. Imprese multinazionali ed esportazioni nelle regioni del Mezzogiorno
- Focus. «Governance» dei gruppi d’impresa e indici di specializzazione
delle multinazionali regionali
- 6. Considerazioni conclusive
- 7. Appendice metodologica
- XV. Le politiche per l’industria
- 1. La politica industriale nello scenario internazionale
- 2. Le dinamiche degli aiuti alle imprese
- 3. I principali strumenti di agevolazione
- 3.1. Credito agevolato all’esportazione
- 3.2. Fondo per la crescita
sostenibile (FCS)
- 3.3. Contratti di sviluppo
- Riquadro. Principali caratteristiche dei contratti di sviluppo
- 3.4. «Nuova Sabatini»
- 3.5. Zona Franca Urbana nei comuni del
Centro-Sud colpiti dal sisma del 2016-2017
- 3.6. Fondo centrale di
garanzia per le PMI
- Riquadro. La riforma del «Fondo centrale di garanzia per le PMI»
- 4. Le regioni del Mezzogiorno: quote di mercato e modelli di specializzazione
delle esportazioni
- 4.1. Le misure a sostegno di ricerca, innovazione e trasferimento
tecnologico
- Riquadro. Il programma Smart&Start Italia
- 4.2. Le misure a favore dello sviluppo del credito non bancario e
dell’aumento delle dimensioni d’impresa
- Riquadro. Il «Fondo nazionale innovazione» (FNI)
- 4.3. Le misure a favore degli investimenti e dell’occupazione
- Riquadro. Il credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno
- Riquadro. Resto al Sud
- 4.4. Il sostegno all’internazionalizzazione e all’attrazione degli
investimenti esteri
- 5. Imprese multinazionali ed esportazioni nelle regioni del Mezzogiorno
- Focus. «Governance» dei gruppi d’impresa e indici di specializzazione
delle multinazionali regionali
- XVI. Le crisi industriali nel Mezzogiorno
- 1. Premessa
- 2. Le crisi d’impresa nella loro dimensione patologica: maggiori ostacoli
e soluzioni più difficili al Sud
- 3. La dimensione quantitativa delle crisi: il Sud non ha più crisi del
Nord ma ha difficoltà maggiori
- 3.1. I tempi delle crisi d’impresa
- 3.2. Gli strumenti per la gestione
delle crisi
- 3.3. Gli stakeholders «celebrano riti diversi»
- 4. Il nodo delle risorse per la gestione delle crisi e la nuova normativa
- 5. Conclusioni
- Riquadro. FIAT – Stabilimento di Termini Imerese (PA). «Un generoso
atto di governo?»
- Riquadro. ALCOA – Stabilimento di Portovesme (CI). «L’orgogliosa
difesa dell’impossibile?»
- PARTE QUARTA – LA DEBOLEZZA E LE ESIGENZE DI RILANCIO
DELLE POLITICHE PUBBLICHE
- XVII. Le politiche di coesione europee e nazionali
- 1. La politica di coesione dell’Unione europea nel post 2020
- 1.1. Il Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) 2021-2027: politiche,
risorse e classificazioni territoriali a livello europeo
- 1.2. Il negoziato
sulla cornice regolamentare: elementi di rilievo per il Mezzogiorno
- 1.3. Il quadro nazionale: le risorse, i territori e l’avvio dei Tavoli di
programmazione
- 2. Il Mezzogiorno nella politica di coesione 2014-2020
- 2.1. L’attuazione del ciclo 2014-2020
- 2.2. I dati di certificazione
dei Fondi europei
- 2.3. Il cofinanziamento nazionale e la «programmazione
parallela»
- Focus. L’impiego degli strumenti di ingegneria finanziaria nei Fondi
strutturali 2014-2020
- 3. Il Fondo Sviluppo e Coesione
- 3.1. La gestione nel 2018
- 3.2. Le risorse per le politiche di coesione
nella Legge di Bilancio 2019
- 3.3. L’attività programmatoria
del CIPE e l’utilizzo di risorse FSC con legge
- 3.4. La riforma
delle modalità di programmazione e vigilanza del FSC
- 3.5. La
«clausola del 34%»
- 4. Alcune considerazioni conclusive
- XVIII. Politiche infrastrutturali: tra il persistente declino degli investimenti
e un incerto rilancio fondato sulla sostenibilità
- 1. Introduzione e sintesi
- 2. Dotazioni, competitività infrastrutturale e investimenti
- 2.1. L’evoluzione delle dotazioni infrastrutturali nel confronto
europeo
- 2.2. I divari regionali nelle dotazioni infrastrutturali per
la mobilità e l’accessibilità
- 2.3. La competitività infrastrutturale
regionale
- 2.4. Il persistente declino degli investimenti infrastrutturali
in Italia e nel Mezzogiorno
- 3. La programmazione europea
- 3.1. Progetti TEN e finanziamenti del CEF
- 3.2. Il PON e i POR
finanziati dal FESR
- 4. La programmazione nazionale
- 4.1. La nuova strategia per la mobilità del DEF 2019 al vaglio del
nuovo Governo
- 4.2. La programmazione del FSC 2014-2020
- XIX. Il Mezzogiorno e la logistica nell’economia mediterranea
- 1. Premessa
- 2. Scambi commerciali delle regioni del Mezzogiorno e nell’area del
Mediterraneo
- 3. Evoluzione in funzione logistica dello Short Sea Shipping
- 4. Porti e sistemi di rotte per la crescita internazionale dell’economia
del Mezzogiorno
- 5. Incentivazione alla localizzazione di servizi logistici negli ambiti
portuali del Mezzogiorno
- Riquadro. Economia digitale al Sud: iniziative emergenti
- 6. Considerazioni conclusive: le ZES tra delusione e speranza di crescita
del Mezzogiorno
- Focus. «Offshoring» e «reshoring» delle imprese italiane in Romania
e Albania
- PARTE QUINTA – IL RUOLO DEL SUD IN UNA STRATEGIA DI
SVILUPPO SOSTENIBILE
- XX. Il posizionamento dell’agricoltura italiana e meridionale nel
contesto europeo
- 1. Premessa
- 2. L’andamento della produzione e processi di crescita
- 3. Le caratteristiche strutturali e organizzative dell’agricoltura
- 4. Processi di investimento
- 5. Quali politiche di intervento?
- XXI. La bioeconomia e l’economia circolare: un’opportunità di crescita
delle imprese del Mezzogiorno
- 1. Introduzione. Definire gli obiettivi, individuare le policies. Il contributo
del gruppo di lavoro della SVIMEZ
- 2. L’impatto dell’economia circolare e della bioeconomia sul tessuto
produttivo meridionale
- 3. La diffusione della chimica verde nel Mezzogiorno e l’esperienza
del Cluster SPRING
- 4. La filiera del legno nel Mezzogiorno: tra attualità e nuove sfide
- 5. Il ruolo della formazione: alcune proposte nate con l’esperienza di
BIOCIRCE
- 6. Il rapporto tra ricerca e impresa nelle bioplastiche: l’esempio del
progetto «Biopolis» in Campania
- Focus. Capire la bioeconomia
- 7. Quali strategie di sostegno: alcune prime indicazioni
- XXII. Sviluppo e ruolo dell’industria delle biotecnologie nel Mezzogiorno
- 1. Il quadro di riferimento
- 2. Evoluzione strutturale del comparto biotech e dinamiche regionali
- 3. Sviluppo tecnologico del biotech e specializzazioni territoriali
- 4. Cenni conclusivi
- Appendice 1 – Le misure di politica per il riequilibrio territoriale adottate
nel periodo settembre 2018-luglio 2019
- Appendice 2 – Indicatori socio-economici delle regioni meridionali
Anteprima del testo delle prime cinque pagine a stampa del primo capitolo.
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