Il libro indaga i diversi usi del vocabolo exodos a partire dalla letteratura greca antica fino alla letteratura cristiana dei primi secoli, attraverso un percorso unitario e sistematico. In particolare, tre domande principali costituiscono il filo conduttore del volume: perché la partenza degli israeliti dall’Egitto viene chiamata exodos? La storia di tale sostantivo nella letteratura di lingua greca può spiegare questa scelta terminologica? Fino a che punto tale scelta ha influenzato la ricezione dell’idea dell’esodo? Nella ricerca storica, filologica e biblica questa tematica non è stata affrontata in maniera organica ed esaustiva. Un approccio lessicale, filologico e storico intende colmare una lacuna importante nella conoscenza di un termine che ha segnato la nostra storia sin dall’antichità.
Eberhard Bons è professore di Antico Testamento alla facoltà di Teologia cattolica dell’Università di Strasburgo. I suoi campi di ricerca sono i Salmi, i libri dei Profeti (Amos, Osea, Isaia, Geremia), la sapienza biblica (Siracide, Qohélet, Sapienza di Salomone), la Settanta, l’origine e l’evoluzione del monoteismo biblico e la storia dell’interpretazione della Bibbia. È coeditore dell’«Historical and Theological Lexicon of the Septuagint» (Tübingen, Mohr Siebeck). Anna Mambelli è dottoranda in cotutela presso Fscire e la facoltà di Teologia cattolica dell’Università di Strasburgo. Si occupa principalmente del libro di Daniele (Testo Masoretico, Settanta e altre versioni greche) e di filologia ed esegesi neotestamentarie. È membro dell’équipe di redazione dell’«Historical and Theological Lexicon of the Septuagint». Daniela Scialabba è professore invitato presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma ed è ricercatrice (ANR, Project “Pluritext”) presso la facoltà di Teologia cattolica dell’Università di Strasburgo, dove ha conseguito il dottorato in Scienze bibliche. Fa parte dell’équipe di redazione dell’«Historical and Theological Lexicon of the Septuagint» e collabora in diversi progetti scientifici internazionali. Il suo ambito di ricerca riguarda l’Antico Testamento, ebraico e greco, e la letteratura giudaica in lingua greca.
- Abbreviazioni
- Premessa, di Eberhard Bons, Anna Mambelli e Daniela
Scialabba
- Prefazione, di Emanuela Prinzivalli
- Introduzione, di Eberhard Bons
- Il vocabolo εξοδος nella letteratura greca classica ed
ellenistica, di Laura Bigoni
- 1. Nascita e sviluppo del termine εξοδος
- 1.1 Il teatro
di età classica
- 1.2 La storiografia e l’uso militare
- 1.3
Significati minori e “Fachsprachen”
- 2. L’eredità della
letteratura greca sulla traduzione dei Settanta
- 2.1 La
partenza e l’assenza: “Edipo a Colono”, vv. 1287-1288
- 2.2 La migrazione di popoli: Erodoto, “Storie”, 1.94 e
4.11
- 2.3 La processione e il rito
- Il sostantivo εξοδος nei papiri e nelle iscrizioni fra III
secolo a.C. e II secolo d.C., di Antonella Bellantuono
- 1. I papiri dell’Esodo
- 2. Il sostantivo εξοδος nei papiri
e nelle iscrizioni
- 2.1 Uso spaziale e motorio: “uscita”
o “atto di uscire”
- 2.2 Uso economico: “uscita” di tipo
finanziario
- 2.3 Uso giuridico: un unicum
- 2.4 Uso militare:
“uscita in armi”
- 2.5 Uso religioso: εξοδος come
“processione”
- L’impiego di εξοδος nei Settanta: presentazione dei dati
ed equivalenti ebraici, di Giulia Leonardi
- 1. Occorrenze del termine εξοδος ed equivalenti ebraici
- 2. L’uso di εξοδος nei Settanta
- 2.1 εξοδος come
movimento di uscita
- 2.2 εξοδος come luogo di uscita
- 2.3 Significati traslati
- 2.4 “Ciò che sta all’esterno”
- 2.5
Ἔξοδος in combinazione con εισοδος
- 2.6 Pr 30,12: un
errore di lettura?
- L’uso specifico del termine εξοδος nei Settanta: l’esodo
del popolo di Israele, di Daniela Scialabba
- 1. Le occorrenze di εξοδος come migrazione di Israele
nei Settanta
- 1.1 Nel Pentateuco e nei libri storici
- 1.2
Nel Salterio
- 2. Breve excursus della traduzione dei
passi citati nella Vulgata
- 3. Usi alternativi per rendere
l’idea dell’esodo di Israele in altri testi dei Settanta
- 3.1
Traduzioni con proposizioni subordinate
- 3.2 Traduzioni
con genitivo assoluto
- 3.3 Traduzioni con la preposizione
ἐν seguita da un’infinitiva
- Il termine εξοδος negli pseudoepigrafi dell’Antico Testamento,
in Filone di Alessandria e in Flavio Giuseppe,
di Cristina Buffa
- 1. Il vocabolo εξοδος negli pseudoepigrafi dell’Antico
Testamento
- 1.1 L’uso in senso spaziale
- 1.2 Il senso
metaforico di “dipartita da questa vita”
- 1.3 In riferimento
all’esodo di Israele dall’Egitto
- 2. εξοδος nelle
opere di Filone di Alessandria
- 2.1 L’uso in senso
spaziale
- 2.2 L’uso in senso metaforico: “dipartita da
questa vita”
- 2.3 εξοδος nel senso di “esodo” di Israele
- 3. εξοδος negli scritti di Flavio Giuseppe
- 3.1 εξοδος
come “uscita”
- 3.2 εξοδος come “partenza”
- 3.3 L’uso
del termine nel senso di “spedizione”
- 3.4 εξοδος
come “esito”
- 3.5 εξοδος come “fine della vita terrena”
- 3.6 “Partenza” o “esodo” di Israele dall’Egitto
- L’uso di εξοδος nel Nuovo Testamento e nella letteratura
cristiana antica, di Anna Mambelli
- 1. εξοδος come “dipartita da questa vita”, “fine della
vita terrena”, “morte”
- 1.1 Lc 9,31
- 1.2 2Pt 1,15
- 1.3 Giustino
- 1.4 Ireneo
- 1.5 Clemente Alessandrino
- 1.6 Origene
- 1.7 Metodio di Olimpo
- 1.8 Eusebio
di Cesarea
- 1.9 Pseudo-Gregorio di Nissa
- 1.10 “Apophthegmata
Patrum” e “P. Lond. I 77”
- 2. εξοδος come
“fine”, “esito”, “destinazione finale”, “sorte”
- 3. εξοδος
come “esodo” di Israele dall’Egitto
- 3.1 Eb 11,22
- 3.2
Clemente Alessandrino
- 3.3 Origene
- 3.4 Epifanio di
Salamina
- Note di approfondimento
- Le prime attestazioni di εξοδος come titolo del secondo
libro del Pentateuco, di Anna Mambelli
- La sopravvivenza di εξοδος nelle lingue d’Europa,
di Laura Bigoni
- Gli autori
- Indice delle fonti
- Indice dei nomi