Vuoi accedere con un tuo account social?
Non hai ancora un account?
ISCRIVITIQuattro secoli fa il Senato della Repubblica di Venezia decise di istituire, a beneficio degli studenti universitari padovani «poveri, et altri» (gli «altri» erano gli acattolici, che non avrebbero potuto sottoscrivere la prevista professione di fede tridentina), una laurea «auctoritate Veneta»: in pratica una laurea di Stato, che metteva per la prima volta in discussione, quanto meno in ambito italiano, il cordone ombelicale che univa gli Studi generali e, al di là di essi, il sapere nelle sue più alte manifestazioni ai poteri universali dell’Europa medievale, il papa e l’imperatore. L’istituzione di una laurea di Stato fu soltanto un episodio di un lungo e tortuoso processo, che era stato avviato fin dall’alto Medioevo e che trovò la sua definitiva consacrazione soltanto in età napoleonica, quando le università vennero riconosciute quali luoghi di formazione della classe dirigente dello Stato e dell’alta burocrazia. Nello stesso tempo le vicende padovano-veneziane del 1616 furono in grado di innescare un confronto nazionale e internazionale sulla nascita e gli sviluppi dell’università di Stato, che consentì di ritrovare una trama comune alla base di contesti politici e universitari quanto mai diversi, se non divergenti.
Piero Del Negro ha insegnato discipline storiche dell’età moderna presso la Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Padova dal 1970 al 2012. Attualmente è professore emerito di Storia militare; è presidente della Deputazione di storia patria per le Venezie e socio effettivo dell’Istituto veneto di scienze, lettere ed arti.