Vuoi accedere con un tuo account social?
Non hai ancora un account?
ISCRIVITIQuando nel 1651 venne pubblicato a Parigi il «Trattato della pittura» di Leonardo, all’inizio del volume fu aggiunta una lista di opere che può essere consi-derata la prima bibliografia della trattatistica d’arte europea: su trentaquattro titoli, ventiquattro sono in lingua italiana. Un dettaglio fra i tanti che testimonia dell’espansione dell’italiano come lingua delle arti nell’Europa d’età moderna. Parole come «maniera», «facciata», «disegno», «ritratto» sono passate in altre lingue per definire stili, dettagli architettonici e tecniche figurative. Dalle testimonianze più antiche sino al culmine del Seicento, questo libro traccia un profilo dei modi attraverso i quali l’italiano è arrivato, nel corso di alcuni secoli, ad essere la lingua di riferimento per l’arte e l’architettura in Europa.
Matteo Motolese insegna Linguistica italiana alla Sapienza-Università di Roma. Ha pubblicato, tra l’altro, l’edizione critica della «Giunta fatta al ragionamento degli articoli et de’ verbi di messer Pietro Bembo» di Lodovico Castelvetro (Antenore, 2004). È condirettore della serie degli «Autografi dei letterati italiani» pubblicata, a partire dal 2009, dalla Salerno Editrice.