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ISCRIVITII sileni, secondo la nota definizione di uno degli Adagia di Erasmo, erano figure a intaglio dall’aspetto ridicolo che, una volta aperte, mostravano l’immaginetta di un dio. Prendevano il nome dal mitico precettore di Bacco, buffone degli dei e depositario di un’arcana saggezza, e indicavano proverbialmente tutto ciò che ha una sostanza molto diversa dall’aspetto esteriore. Nella sua beffarda duplicità, la figura del sileno metaforizza in maniera limpida la qualità di tante scritture satiriche, moraleggianti o semplicemente comiche, che attraversano la nostra letteratura dagli esordi del Rinascimento sino al pieno Seicento: scritture di generi molto diversi (dialoghi, commedie, poemetti), di autori lontani per epoca e caratteristiche, ma accomunate dalla volontà di fornire, sotto la necessaria piacevolezza del dettato, un’idea dell’uomo tutt’altro che idealizzata. Il volume procede per sondaggi disparati ma esemplari, alla ricerca di tracce che possano definire un percorso non casuale. Dall’Alberti del Theogenius al Machiavelli del Decennale primo, dall’Ariosto del Negromante e della Lena al Doni della Moral filosofia, da certi oscuri poemetti scatologici al Frugoni del Cane di Diogene, si dispiega in questo libro un variegato panorama di testi che argomenta il tentativo della letteratura, nella lunga durata di oltre due secoli, di assumere uno sguardo «altro» rispetto ai consueti canoni idealizzanti del modello umanistico: uno sguardo magari acre o disilluso, ma sempre lucidamente critico sul mondo e sulle sue debolezze.
Nicola Bonazzi collabora con il Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell’Università di Bologna. Si è occupato di autori «irregolari» del Rinascimento a cui ha dedicato il volume «Il carnevale delle idee. L’antipedanteria nell’età della stampa» (Gedit, 2007). Con Federica Rossi ha curato la ristampa anastatica del «Cane di Diogene» di Francesco Fulvio Frugoni (Forni, 2009) e con Gian Mario Anselmi l’antologia «Niccolò Machiavelli» (Le Monnier, 2011). Fa parte del comitato redazionale del magazine on line di letteratura «Griseldaonline». È inoltre drammaturgo e regista della Compagnia Teatro dell’Argine di Bologna, per la quale ha scritto e diretto numerosi spettacoli.