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ISCRIVITIGli scrittori italiani e Friedrich Hölderlin. I poliedrici accessi a un autore che, sin dalle prime fasi della sua alterna fortuna europea, non poco ha contato anche per la nostra tradizione letteraria. La stratigrafia di una funzione mediatrice ancora scarsamente esplorata dalla critica, anche internazionale: il ruolo pioniere e decisivo che i poeti e i prosatori italiani hanno svolto nel processo di acquisizione dell'opera di Hölderlin da parte della nostra cultura. Questo studio si addentra nella fitta trama di rapporti che legano alcune grandi tradizioni letterarie d'Europa, l'italiana la tedesca e anche la francese, per ricostruire le sorti ricettive di un autore destinato a imporsi nella memoria poetica novecentesca, dopo un passato di marginalità, come un riferimento precipuo e irrinunciabile, ergendosi a inquieto e centrale precursore. L'indagine prende le mosse dalla prima metà dell'Ottocento, quando il nome di Hölderlin inizia a diffondersi nella penisola tramite mediazione francese, per concentrarsi in seguito su Giosue Carducci, che ha ascritto precocemente il lirico tedesco tra le sue predilezioni letterarie e ne ha approntato le prime versioni italiane. Si passa poi al Novecento, per considerare l'incidenza di questo modello in tutta la sua varia articolazione: i primi riflessi in Italia della coeva riscoperta europea di Hölderlin, filtrata dai periodici letterari d'inizio secolo (il "Leonardo", "La Ronda", "Commerce"); la cruciale congiuntura degli anni Trenta e Quaranta, quando si registra, con l'apporto determinante di protagonisti della scena letteraria, un sensibile incremento delle letture critiche e delle traduzioni, consentendo il definitivo ingresso di Hölderlin nel nostro orizzonte culturale; il fertile dialogo con l'opera hölderliniana di poeti quali Ungaretti, Montale, Luzi, Vigolo e Zanzotto. Un rifrangersi di interpretazioni che si prolunga sino alle soglie del nuovo millennio e che giunge a comporre uno dei capitoli più affascinanti delle mobili e intense relazioni che la nostra letteratura ha intrattenuto con le contigue d'Europa.
Giovanna Cordibella svolge attività di ricerca post-dottorato presso il Dipartimento di Italianistica dell'Università di Bologna, dove ha conseguito il titolo di dottore di ricerca. Ha trascorso periodi di studio presso gli atenei tedeschi di Göttingen e Freiburg, nel biennio 2004-2006 è stata lettrice di italiano presso il Dipartimento di Romanistica dell'Università di Kiel. E' autrice del volume "Di fronte al romanzo. Contaminazioni nella poesia di Vittorio Sereni" (Pendragon, 2004), nonché di diversi saggi sulla letteratura italiana dell'Ottocento e del Novecento, apparsi in riviste e in atti di convegni italiani e internazionali.