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ISCRIVITINel brulicare disordinato delle città e delle campagne d'Asia in cui si fondono e confondono mondi e immagini dell'uomo contrastanti, nelle megalopoli del Sud del mondo e nelle metropoli del mondo ricco e potente: lì certamente c'è umanità.
L'umanità che l'età globale porta con sé ha tratti completamente nuovi rispetto al passato: è una umanità plurale e non singolare, differenziata e non omogenea. Una frammentazione con cui la cultura e la politica sono tenute a confrontarsi, nella consapevolezza che non si può né tornare indietro, né fingere che nulla stia accadendo. Sgombrando il campo da soluzioni vacue e pericolose (l'assimilazione piena dello straniero, l'integrazione acritica all'interno della cittadinanza), queste pagine indicano le possibili strade da percorrere per depotenziare il conflitto fra culture e per promuovere, nell'umanità, la concretezza e la differenza degli individui.
Carlo Galli insegna Storia delle dottrine politiche nell'Università di Bologna ed è direttore della rivista "Filosofia politica". Con il Mulino ha fra l'altro pubblicato: "Spazi politici. L'età moderna e l'età globale" (2001), "Lo sguardo di Giano. Saggi su Carl Schmitt" (2008), "Multiculturalismo. Ideologie e sfide" (a cura di, 2006).