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ISCRIVITIA chi si interroga sull’identità dell’Occidente, Augusto Barbera risponde con una parola del costituzionalismo liberaldemocratico: laicità. Non solo una importante categoria giuridica, ma anche un metodo di convivenza capace di far dialogare tra loro fedi e dottrine contrapposte. Dopo aver descritto i tormentati percorsi storici e i diversi «volti» della laicità, l’autore giunge alle sfide che rischiano di metterla in discussione: dalla aggressione russa all’Ucraina, «benedetta» dai vertici della Chiesa ortodossa, alle violente repressioni del regime teocratico in Iran; dal moltiplicarsi degli atti di persecuzione nei confronti di minoranze religiose al contrapporsi di opposti fondamentalismi e reciproci anatemi di fronte all’espansione dei diritti civili. Spinti sempre più dall’avanzare del progresso tecnico-scientifico, proprio i diritti pongono persone e ordinamenti di fronte a nuovi paradigmi e inesplorati confini.
Augusto Barbera è professore emerito di Diritto costituzionale nell’Università di Bologna e, dal dicembre 2015, giudice della Corte costituzionale. È tra i fondatori di «Quaderni Costituzionali», la prima rivista di diritto costituzionale in Italia. Con il Mulino ha pubblicato «Corso di Diritto pubblico» e «Corso di Diritto costituzionale» (con Carlo Fusaro, nuova ed. 2022), due manuali su cui si sono formate generazioni di giuristi.