New technologies pervade and shape our everyday gestures, personal relationships and ways of life. We are all accustomed to receiving personal messages from web giants and virtual assistants and often receive stylised kisses and hugs in texts from people we don’t really know all that well. If a friend looks at his smartphone during lunch, we are immediately tempted to do the same. We take advantage of the many tutorials made available on Internet for a range of activities, from repairing sun-blinds to setting up a barbecue or baking bread at home. At the same time, many technologies considered dead or obsolete – such as landline telephones and vinyl records – cyclically make a comeback and again become parts of our lives. Focusing on practical situations and typically unconscious habits, the book lays bare our relationship with technological innovation and the spirit of our time.
Massimiano Bucchi teaches Science, Technology and Society at the University of Trento.
- Introduzione
- PARTE PRIMA. CONFIDENZE DIGITALI
- I. Confidenze digitali. Perché riceviamo tanti baci e abbracci nei messaggi, e perché colossi del web, chatbot e assistenti virtuali ci danno del tu
- II. Hashtag vs screenshot. Tutto sarà dimenticato, niente sarà dimenticato
- III. Aiutati che Google t’aiuta. Tutto è (o almeno sembra) a portata di mano
- IV. Se guardi il telefono tu, lo faccio anch’io. Imitazione e abitudini tecnologiche
- V. «You press a button, we do the rest». La pulsantizzazione delle emozioni
- VI. L’era dell’insonnia? Il mito dell’attivismo perpetuo
- PARTE SECONDA. IMMAGINI (E INCOMPRENSIONI) DELL'INNOVAZIONE
- VII. Spostarsi in monopattino. Scendo quando voglio
- VIII. La musica è finita? O forse è solo cambiata, e noi con lei?
- IX. E guidarono (e pedalarono) felici e sostenibili. Auto e bici elettriche per tutti?
- X. Noi, robot. Quando l’immaginazione precede la tecnologia
- XI. La buona innovazione ha bisogno di tempo. Il nuoto come esempio di innovazione lenta
- XII. Quando la tecnologia non funziona. «Fallire quaggiù per non fallire lassù»
- PARTE TERZA. I NOSTRI ANTENATI. TENDENZE RECENTI, RADICI PROFONDE
- XIII. Sempre aperti. Dal bancomat ad Amazon
- XIV. Indossare la tecnologia come una seconda pelle. Dall’orologio da polso allo smartphone
- XV. Vintage Tech. Le notizie della morte di una tecnologia sono spesso esagerate
- XVI. Frenetici e connessi, ma non da oggi. Genealogia dell’impazienza
- XVII. Dall’oralità alla scrittura e ritorno. Comunico quando mi pare e piace)
- XVIII. Le stanghette degli occhiali e le notifiche. Piccoli dettagli che cambiano le nostre vite
- PARTE QUARTA. VIZI E VIRTÙ DELL'INNOVAZIONE
- XIX. A portata di clic. Anche la pigrizia è smart?
- XX. L’invidia del selfie. Instagram secondo Aristotele
- XXI. Avari ma generosi. Perché non vogliamo più pagare per leggere un quotidiano ma siamo pronti a donare soldi a Wikipedia
- XXII. Innovazione e superbia. Le vittime di Google Maps e il rischio della hybris tecnologica
- XXIII. Narciso da Ovidio ai social. Specchiarsi nella tecnologia
- XXIV. Le virtù dell’innovazione. Prudenza, giustizia, temperanza, fortezza
- Bibliografia
- Indice dei nomi
Anteprima del testo delle prime cinque pagine a stampa del primo capitolo.
Il tuo browser non supporta la tecnologia necessaria per visualizzare l'anteprima.
Per visualizzzare l'anteprima utilizza uno dei seguenti browser.