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ISCRIVITILa memoria culturale romana, in un viluppo di ricordi e racconti, tramanda che Romolo dette il suo nome alla città che aveva appena fondato, diventandone il primo re. Convocati in assemblea gli avventurieri, predoni, esuli, schiavi e altri reietti che avevano deciso di seguirlo, per prima cosa fissò le regole giuridiche, convinto che solo questo vincolo avrebbe potuto unificare una simile turba in un nuovo popolo. Delle norme attribuite a Romolo questo volume ne affronta alcune fra le principali: l’obbligo di concedere asilo a chi volesse rifugiarsi in Roma, il divieto di percuotere alcuni stretti congiunti e quello generale di uccidere, la legge che imponeva di allevare tutti i figli maschi (ma delle femmine solo la primogenita), fino alla costituzione del senato.
Maurizio Bettini, classicista e scrittore, è direttore del Centro Antropologia e Mondo antico dell’Università di Siena. Con Einaudi cura la serie «Mythologica», per il Mulino è responsabile della collana «Antropologia del mondo antico». Collabora regolarmente con la pagina culturale di «Repubblica». Con il Mulino ha pubblicato, tra gli altri, «Dai Romani a noi. Intervista con Francesca Prescendi e Daniele Morresi» (2019); «Hai sbagliato foresta. Il furore dell’identità» (2020).