«Si sentiva il bisogno di un catalogo ragionato delle fini del mondo possibili, e ci ha pensato Telmo Pievani»
Guido Barbujani
Colossali ecatombi del passato hanno più volte segnato un nuovo inizio per altre forme di vita. La «catastrofe», la resa dei conti finale con la storia, ci affascina da sempre. Soddisfa bisogni psicologici magnificamente rappresentati nell’immaginario classico della fine del mondo vista come catarsi risolutiva, punizione, vendetta. Attraverso le parole chiave dell’attesa – apocalisse, disastro, nemesi, estinzione – queste pagine piene di ironia ci propongono un messaggio positivo di umiltà evoluzionistica e di accettazione della contingenza della vita sulla Terra, per decidere che cosa fare quando anche questa volta il mondo non sarà finito.
Telmo Pievani insegna Filosofia delle scienze biologiche nell’Università di Padova. Con il Mulino ha pubblicato anche «La teoria dell’evoluzione» (nuova ed. 2017).
- Prologo. Voltaire e l’asteroide
- I. Catastrofe (le cose cadono a pezzi e non smettono mai di cadere)
- In tanti ce lo avevano detto
- Profezie sbagliate generano nuove profezie
- La catastrofe si è inceppata
- Il determinismo dell’astrologia: storie che ci piacciono da pensare
- L’attraente non senso del 21 dicembre 2012
- I mercanti di millenarismo
- La freccia del tempo e il ciclo del tempo
- II. Disastro (cattive stelle: l’invenzione della calamità «naturale»)
- La natura non è un’autorità morale
- Il paradosso della profezia di sventura
- Perché una previsione scientifica non è un vaticinio
- Supereruzioni e terremoti: il disastro ineluttabile, per cause interne
- Asteroidi e supernove: il disastro ineluttabile, per cause esterne
- Giocare con il clima: il disastro per cause interne, con complicità umane
- L’effetto «palla di neve»
- Pandemie della paura
- III. Nemesi (comunque sia, è colpa nostra)
- Nemesi, il disastro per propria mano
- Homo sapiens Stranamore
- E se il più grande bioterrorista fosse la natura?
- Noi i devastatori, noi i salvatori?
- Andare ostinatamente incontro alla catastrofe
- IV. Estinzione (siamo i figli della fine del mondo degli altri)
- La rimozione del catastrofismo
- Estinti, zombie e redivivi
- Qualcosa non torna al tramonto del Cretaceo
- La morale del dinosauro
- La sopravvivenza del più fortunato (e forse del più flessibile)
- Quella volta che la vita per un pelo non finì
- La tempesta perfetta
- Una specie catastrofica
- V. Apocalisse (che fare dopo che il mondo, anche questa volta, non sarà finito)
- Contro l’argomento del giorno del giudizio
- La fine è sempre relativa
- Un’apocalisse dai mille sensi
- Una rivelazione alternativa: il mondo senza di noi
- Con tragico ottimismo
- Riferimenti bibliografici
- Indice dei nomi
Anteprima del testo delle prime cinque pagine a stampa del primo capitolo.
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