I. Oggetto, contenuto del contratto e autonomia contrattuale
1. Una questione ormai filosofica: la nozione dell’oggetto del contratto
2. Le ambiguità del codice civile e le licenze degli interpreti
3. Le definizioni «reali» e quelle «stipulative» dell’oggetto del contratto
4. L’approccio soggettivistico e idealizzante della moderna dottrina sull’oggetto del contratto
II. Sui requisiti dell’oggetto del contratto: la determinatezza e la determinabilità
1. La «rappresentazione» dell’oggetto del contratto come fonte normale della sua determinazione
2. L’incidenza del diritto europeo dei contratti sulla necessaria determinazione dell’oggetto
3. Il ritorno della distinzione tra contratti civili ad oggetto determinato e contratti commerciali ad oggetto determinabile
4. Il concetto di determinabilità dell’oggett dei contratti d’impresa
5. Le fonti extracontrattuali di determinazione dell’oggetto dei contratti d’impresa
6. Le fonti extracontrattuali di determinazione dell’oggetto dei contratti d’impresa aventi ad oggetto prestazioni periodiche o continuative di cose
7. Conclusioni parziali
8. La determinazione dell’oggetto del contratto affidata al terzo
8.1. Mancanza della determinazione del terzo, manifesta iniquità o erroneità, intervento del giudice e motivi di impugnazione
8.2. L’ambito della rimessione al terzo del potere determinativo
8.3. Struttura del contratto con clausola di arbitraggio e dell’atto di determinazione del terzo
8.4. Il problema della trascrivibilità della clausola di arbitraggio
III. La determinabilità dell’oggetto dei contratti di impresa come rimedio allo squilibrio contrattuale o come strumento di perseguimento di interessi generali
1. L’abuso di dipendenza economica
2. L’obbligo di contrattare
3. Il diritto della concorrenza
4. La regolazione del mercato
5. La decisione robotica come tecnologia a servizio della determinabilità dell’oggetto del contratto
IV. Sui requisiti dell’oggetto del contratto: la possibilità
1. Un requisito di difficile collocazione sistematica
2. Le distinzioni dell’impossibilità
V. La disciplina scansionata per oggetti
II. L’oggetto della transazione
I. Il dogma dell’immutabilità della transazione
II. Il rifiuto delle definizioni tradizionali: la transazione come contratto normativo «successivo»
III. Il rapporto giuridico originario e controverso come oggetto del regolamento transattivo
IV. I requisiti dell’oggetto della transazione
V. «La transazione su obbligazione naturale»
VI. L’ampliamento dell’oggetto del regolamento transattivo mediante le «reciproche concessioni»: la cosiddetta transazione mista
VII. La transazione novativa
VIII. La nullità della transazione
1. L’inesistenza dell’oggetto
2. L’impossibilità e l’indeterminatezza dell’oggetto
3. L’illiceità dell’oggetto e i limiti legali alla contrattazione transattiva
IX. L’errore e gli altri vizi della volontà nella transazione. L’annullabilità del contratto e il rimedio risarcitorio
1. L’errore di diritto e la pretesa temeraria
2. I «vizi incompleti» della volontà transattiva: il dolo incidente e il rimedio risarcitorio
3. La contrattualizzazione dei rimedi di derivazione processuale: la falsità e la scoperta di documenti nonché la preesistente cosa giudicata
X. L’irrescindibilità della transazione per lesione
XI. La risoluzione della transazione
XII. Ne bis in idem transactum
1. Identità di oggetto tra la transazione e il nuovo processo
2. Giudizi relativi a diritti incompatibili e concorrenti rispetto al diritto o ai diritti transatti
3. Natura ed ambito di rilevanza dell’eccezione di transazione in giudizi successivi relativi a diritti identici, incompatibili e concorrenti rispetto al diritto o ai diritti transatti
XIII. La transazione e i terzi
III. La «tenuta» del tipo contrattuale e il giudizio di compatibilità
I. La complessità delle fonti di disciplina dei contratti e il problema della «tenuta» del tipo contrattuale
II. Normativa di tutela dell’equilibrio contrattuale, normativa a protezione dei consumatori e nuove forme di tipizzazione del contenuto del contratto
III. L’emarginazione della disciplina «generale» del tipo contrattuale da parte delle discipline di settore: i poteri normativi delle Autorità indipendenti, la contrattazione collettiva e la circolazione di standards internazionali
IV. Un’ipotesi ricostruttiva: le funzioni residuali della disciplina dei tipi contrattuali
1. Tipizzazione in senso positivo, tipizzazione in senso negativo e criterio di compatibilità
2. Tipo contrattuale e controllo sulla determinazione abusiva dell’oggetto del contratto
3. Il tipo contrattuale in funzione di controllo e di sostituzione
4. Conclusioni
IV. Contratto e Autorità indipendenti
I. Le Autorità indipendenti e il contratto
1. Le Autorità indipendenti e il principio di autonomia contrattuale: condizionamenti e limitazioni
2. Il contratto nel settore dei servizi di investimento e nel settore dei servizi e dei prodotti assicurativi
3. Il contratto nel settore dei servizi e dei prodotti bancari e finanziari
4. Il contratto nel settore dei servizi di pubblica utilità
5. Il contratto nel settore dell’elettricità e del gas
II. Le Autorità indipendenti contraenti
1. L’evoluzione delle tecniche civilistiche
2. L’obbligo di rinegoziazione nei contratti «a monte» della catena distributiva del gas
3. Le decisioni con impegni pro-concorrenziali
4. Gli accordi transattivi dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato