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ISCRIVITISiamo a Parigi all’inizio del Novecento, la pittura si è liberata di molte delle vecchie regole: figure edificanti, consonanze, equilibrio dei colori. Ora tocca alla bellezza essere messa fuori gioco. Tutto ciò che era tradizionalmente associato al nudo – grazia e compiacente sensualità – è stato spazzato via. Le demoiselles di Picasso ci guardano minacciose, come per affermare il crollo di ogni convenzione; il carattere teatrale della scena accresce la carica provocatoria del dipinto. L’armonia delle forme svanisce del tutto nel bordello delle Demoiselles d’Avignon. Un’icona che segna un cambiamento irreversibile nella storia dell’arte.
Giuseppe Di Giacomo ha insegnato Estetica alla Sapienza - Università di Roma. Tra i suoi libri: «Fuori dagli schemi. Estetica e arti figurative dal Novecento a oggi» (Laterza, 2015), «Arte e modernità. Una guida filosofica» (Carocci, 2016), «Una pittura filosofica. Antoni Tàpies e l’informale» (Mimesis, 2016).