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ISCRIVITI«Uno dei libri più felici che la contemporaneistica italiana abbia dato nell’ultimo decennio»
Sergio Luzzatto
La storia del Novecento europeo è punteggiata di stati che crollano: dalla fine pressoché contemporanea dei Romanov, degli Asburgo e degli Hohenzollern, al termine della Grande Guerra, alla dissoluzione della Terza Repubblica francese nel giugno 1940, allo sfascio italiano del settembre 1943, fino alla dissoluzione dell’Urss. Nei palazzi del potere e sulle piazze cittadine è un affollato teatro di avvenimenti individuali e corali. Decisori che cercano di reagire; apparati di controllo che si sfaldano; comunità urbane che reagiscono al collasso delle istituzioni, la quotidianità che si sbriciola, i valori pubblici e privati che si capovolgono. Con l’evidenza vivace della cronaca, gli ultimi giorni mostrano il cumularsi, come in un circolo vizioso, di errori politici, inefficienze amministrative, smarrimenti psicologici.
Paolo Macry ha insegnato Storia contemporanea nell’Università di Napoli Federico II. Con il Mulino ha pubblicato anche «La società contemporanea» (1989), «Ottocento» (2002) e «Napoli» (2018).