L’Ulivo fu un’inedita esperienza politica che, dopo il declino dei partiti tradizionali della storia repubblicana, riunì le forze riformiste del centrosinistra e trovò la sua realizzazione nel primo governo Prodi (1996-98). A vent’anni dalla caduta di quel governo e a venticinque dal referendum che, introducendo il sistema maggioritario, inaugurò la nuova stagione del bipolarismo, questo volume ripercorre quelle vicende: dalla fase genetica dell’Ulivo, che inizialmente avrebbe dovuto configurarsi come partito, accanto alla Quercia, al movimento dei Comitati per l’Italia che vogliamo, dalla coalizione vittoriosa del 1996 alla rottura e alla di-scussa caduta del 1998. Grazie a inediti materiali d’archivio e all’esperienza diretta dell’autore, il volume, aperto da un’appassionata in-troduzione di Arturo Parisi, che dell’Ulivo fu, assieme a Prodi, ideatore, ricostruisce un capitolo essenziale della storia del sistema politico italiano e della sua riconfigurazione successiva alla prima repubblica.
Andrea Colasio, studioso dei partiti politici e deputato nella XIV e XV legislatura, è oggi assessore alla Cultura nel Comune di Padova. Arturo Parisi, già professore ordinario di Sociologia politica nell’Università di Bologna, alla guida per anni dell’Istituto Cattaneo e già direttore della rivista «il Mulino», è stato presidente dei Democratici, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio nel primo governo Prodi e ministro della Difesa nel secondo.
- Introduzione. L’Ulivo: tra la necessità e il desiderio,
di Arturo Parisi
- I. Prodi prima dell’Ulivo
- 1. Il cambiamento politico: dai partiti alle coali-
zioni
- 2. I sondaggi: i figli di un dio minore
- 3. Prodi: un democristiano atipico
- 4. Prodi: il candidato Dc di D’Alema
- II. Il Partito dell’Ulivo
- 1. Prodi: la «lunga marcia» del candidato
del centro-sinistra
- 2. L’idea: una domenica a Bologna nella
chiesa di San Petronio
- 3. L’Ulivo e la «forza» di D’Alema
- 4. I sondaggi: Partito dell’Ulivo o coalizione
dell’Ulivo?
- 5. La genesi del simbolo: la «Danse» di Matisse
- 6. Il «Comitato per l’Italia che vogliamo» e l’Associazione «L’Ulivo-I Democratici»
- 7. Il Centro organizzativo: tra Bologna e Roma
- 8. L’articolazione territoriale del Movimento:
i comitati
- 9. I coordinatori regionali: il «metodo stalinista»
- III. I comitati Prodi: tra partito e movimento
- 1. Il viaggio nelle Cento Città
- 2. Lo sviluppo dei Comitati per l’Italia che vogliamo
- 3. I comitati: tra conflitti e identità plurime
- 4. Tra partito e movimento collettivo
- 5. I militanti dell’Ulivo: un profilo sociologico
- 6. Il Movimento dei Sindaci per Prodi: le primarie
- IV. I conflitti tra l’Ulivo e i partiti dell’Ulivo
- 1. Prove di conflitto: le «truppe» e il «kriss»
di Prodi
- 2. Il Programma: le 88 tesi del libro verde e il mistero della tesi n. 1
- 3. La costituzione della coalizione dell’Ulivo
- 4. Le candidature: il dibattito nel Coordinamento nazionale
- 5. I conflitti per le candidature: l’impotenza
dei comitati
- V. La vittoria dell’Ulivo
- 1. I candidati dell’Ulivo: tra logica coalizionale e logica partitica
- 2. Le elezioni del 21 aprile 1996
- 3. Gli eletti: tra Ulivo e partiti dell’Ulivo
- 4. Il governo Prodi I
- 5. Le politiche del governo
- VI. Una maggioranza instabile
- 1. La «crisi più pazza del mondo» e le «bistecche di tigre»
- 2. Il movimento per l’Ulivo: Gargonza
- 3. Il ritorno del «picconatore»: tra la «Cosa 2» e il «partito» di Marini
- 4. La disillusione di D’Alema: la morte della Bica-
merale
- 5. La «caccia alla volpe» e i «brufoli» di D’Alema
- 6. Bertinotti: il detonatore della crisi
- Conclusioni. La caduta del governo Prodi
- 1. Epilogo: la discussione e il voto sulla fiducia
- 2. Il reincarico e la pregiudiziale anti-ulivista
- 3. La teoria del complotto
- 4. La morte dell’Ulivo?
- Indice dei nomi
Anteprima del testo delle prime cinque pagine a stampa del primo capitolo.
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