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ISCRIVITIUn sentiero interrotto, quello di Marx? Una rivoluzione mancata? Incompiutezza di un pensiero che dell’essere prassi, del misurarsi con la storia, del compiersi in essa, aveva fatto il proprio obiettivo principale.
Filosofo, economista, profeta dell’ultima eresia teologico-politica dell’Occidente: l’opinione mondiale si divide fra quanti lo considerano eroe e salvatore del proletariato e quanti vedono in lui il demone simbolo di ogni male. Marx è stato a lungo oggetto di interpretazioni e sentimenti disparati, fino a diventare un’icona resa neutra dalla storia, ritratta nel granitico monumento davanti alla Piazza Rossa di Mosca e posta di fianco a Oliver Hardy sulla copertina di Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band dei Beatles. A due secoli dalla nascita, una lucida riflessione sull’incompiutezza del suo pensiero forte, sulle cause del suo successo, sulle sue contraddizioni, sconfitte, ambigue vittorie.
Carlo Galli è professore ordinario di Storia delle dottrine politiche nell’Università di Bologna. Con il Mulino ha pubblicato fra l’altro «Spazi politici. L’età moderna e l’età globale» (2001), «Genealogia della politica. Carl Schmitt e la crisi del pensiero politico moderno» (20102), «Lo sguardo di Giano» (2008), «L’umanità multiculturale» (2008). È direttore di «Filosofia politica».