Today everybody – including non-drinkers and health enthusiasts – is perfectly aware that wine is no longer a mere beverage. For many people wine is at the centre of activities involving passions, hobbies, study, knowledge, sociality, employment, profit, collecting, communication, and even snobbery. The fact that the social contexts relating to wine are so numerous and diverse explains why it’s a topic that is both widely discussed and culturally neglected. Modern wine – reflecting both a universal appreciation for quality and a humble acknowledgement of the impossibility of a shared definition – requires a grand social (and economic) account in which a sense of novelty, for better or for worse, makes the difference. Having to deal with an often incomprehensible technical and critical vocabulary, new oenophiles need to pick their way through terroirs and crus, judges and sommeliers, wine auctions and classifications, tasting events and competitions, and – of course – vineyards and wineries. A good wine connoisseur is familiar with each wine’s best vintage; a wine snob even knows the name of the chief vintner.
Gianmarco Navarini teaches Cultural Sociology and Ethnography at the Bicocca University in Milan. He lives in both Milan and Sorano, in Tuscany, where he cultivates Pinot noir grapes on a tiny plot of land.
- Introduzione. Degustando in Anteprima
- I. Il vino come opera d'arte
- L'asta tra scommesse, promessa e distinzione
- L'aura del prezzo: lo Screaming Eagle
- La sfida tra Francia e California e la genesi dei fine wines
- Nascita del duopolio nella critica mondiale
- Dal mito alle auctions
- II. Dietro l'etichetta: classificazioni istituzionali e territori di identità
- L'uva sta nel territorio
- Il wine judge tra Vecchio e Nuovo Mondo
- Percorsi da novelli connaisseurs
- Il rompicapo dei crus
- Dai crus al senso del tipico e del terroir
- Purezza vs blend
- Nel nome di AVA: disegnare The Wine Country
- L'allegra anomalia dei Supertuscans e degli IGT
- III. Mai così buoni: enofilia delle qualità
- L'ineffabile qualità del vino moderno
- Qualità e gusto: accordarsi tra assaggiatori
- Il grande vino si fa in cantina o in vigna?
- Il nuovo stile: più facile da bere e da capire...ma complichiamolo un po'
- Barrique vs acciaio e botte grande
- Il legno non fa la qualità, però piace
- Il vino naturale e la qualità percepita
- IV. Il linguaggio come senso del gusto
- Le mele e l'elicriso
- Un ponte tra due mondi
- Dalla profumeria all'Aroma Wheel
- Descrivere i descrittori: il linguaggio come pratica riflessiva
- Questo vino è rotondo: e allora?
- Le parole che descrivono gli odori: significati, limiti e accordi
- Epilogo
- Riferimenti bibliografici
Anteprima del testo delle prime cinque pagine a stampa del primo capitolo.
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