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ISCRIVITIPerché simboli della società dei consumi sono ormai i supermercati e l’automobile invece degli asili nido e degli ospedali? Eppure, nella seconda metà del Novecento, lo sviluppo della società dei consumi si è accompagnato ai grandi cambiamenti nei servizi sanitari, educativi e assistenziali: nella loro organizzazione complessiva, comuni e regioni hanno infatti progressivamente assunto un ruolo centrale, sostituendosi così ad altre forme di assistenza che sono andate scomparendo, come il welfare aziendale e quello offerto dai grandi enti statali. Con la presa in carico da parte dello Stato di queste nuove funzioni, la cittadinanza assume finalmente quel carattere universale che include salute ed educazione, ma, in una società di cittadini-consumatori, deve confrontarsi con l’altro universalismo, quello del consumo, che si esprime con la libertà di scegliere e comperare ciò che si vuole con la sola mediazione del denaro. L’obiettivo di fornire aiuto a chi è in difficoltà diventa così volontà di garantire la qualità della vita a tutti coloro che vivono in un determinato territorio. Qualità della vita e servizi divengono i parametri assoluti attraverso cui il welfare entra nell’epoca della società dei consumi. Il libro indaga questo passaggio fondamentale, che ha costruito, nel bene e nel male, la società in cui viviamo.
Patrizia Battilani è professore associato di Storia economica nell’Università di Bologna. Si occupa di storia dell’impresa e di storia italiana del Novecento. Corrado Benassi è professore ordinario di Economia politica nell’Università di Bologna. Si occupa di distribuzione del reddito e organizzazione industriale.