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REGISTERPremessa
I. Gli anni della formazione (1840-1865)
1. Un' educazione romantica e risorgimentale nella provincia siciliana
2. Romanzo storico, romanzo politico, romanzo d'appendice
3. Attività giornalistica e impegno politico
4. Retaggi romantici, paradossi storici, possibili annunci di avvenire
II. F ra Catania e Firenze (1865-1872)
1. Necessità del viaggio
2. Il primo romanzo 'mondano': Una peccatrice
3. Amicizie letterarie: i salotti fiorentini, Dall'Ongaro, Capuana
4. Il primo successo: il pathos intimista di Storia di una capinera
5. Il personaggio femminile, ultimo custode di autenticità romantica
II. I primi anni milanesi (1872-1877)
1. Da Firenze a Milano: Eva
2. L'ambiguo scandalo di un romanzo scapigliato
3. Altri due romanzi 'mondani': Tigre reale e Eros
4. L'esaurimento della tematica 'mondana'
5. Una lettera rivelatrice
6. Una novella rusticale (non verista): Nedda
7. 'Conversione'? Impersonalità?
8. Il contesto di una svolta: Milano, l'inchiesta di Franchetti e Sonnino,
L'Assommoir
9. Sperimentazioni novellistiche
IV. Verga diventa verista (1877-1880): Vita dei campi e dintorni
1. Il primo e l'ultimo uomo del mondo
2. Nel laboratorio di una novella: Jeli il pastore
3. Specificità della variantistica verghiana
4. Scelte editoriali
5. Storie di orfani
6. Rosso Malpelo: orgoglio e rassegnazione
7. Il personaggio incoerente: Pentolaccia (e ancora Jeli)
8. La lettera dedicatoria dell'Amante di Gramigna: una poetica naturalista
9. Cavalleria rusticana: verismo e (melo)dramma
V. Verso I Malavoglia: questioni di poetica
1. I primi abbozzi
2. Il progetto dei Vinti: «serie», non 'ciclo'
3. Divisione degli stili?
4. L'influsso decisivo di Edmond de Goncourt
5. Verso la pubblicazione
6. Fantasticheria
7. Il mondo visto da lontano
8. Evoluzionismo e pessimismo: la Prefazione ai Malavoglia
9. «Bramosìe» e «ambizioni»? Impersonalità
e ideologia
VI. I Malavoglia (1881)
1. Protagonisti e antagonisti
2. I proverbi di padron 'Ntoni: una saggezza inutile
3. I proverbi di zio Crocifisso: una saggezza ipocrita
4. Narratore e coro: livelli stilistici e ideologici
5. Un romanzo 'monotono' e paradossalmente monologico?
6. Percezioni, descrizioni
7. Romanzo familiare?
8. Romanzo di formazione?
9. L'esilio di 'Ntoni: un finale tragico?
10. Il riscatto della casa del nespolo: un lieto fine?
11. Romanzo storico?
12. «Fiasco, fiasco pieno e completo»
VII. A nni di nuove sperimentazioni, fra novellistica, teatro e romanzo (1881-1887)
1. «Quel cornuto Marito di Elena» (1882)
2. Un naturalismo freddo e disincantato: la poetica delle Novelle rusticane
3. L''ultimo mito: La roba
4. Un mondo senza luce e senza pathos: Il Reverendo, Don Licciu Papa
5. Due novelle corali: Pane nero e Malaria
6. Una novella (anti)storica: Libertà
7. L'Assommoir a Milano? Per le vie
8. Il verismo a teatro
9. Una raccolta disomogenea, una novella di mafia: Drammi intimi, La chiave
d'oro
10. Frammenti di un romanzo picaresco: Vagabondaggio
VII. Mastro-don Gesualdo (1888-1889)
1. Due diversi romanzi?
2. Fisiologia
3. Psicologia
4. Polifonia
5. Il tempo
6. Storia di uno sradicato
7. Incomunicabilità
8. Mastro Nunzio, parodia del pater familias
9. Una poetica della ripetizione
10. Il finale
IX. Gli anni del declino (1890-1922)
1. L’interruzione dei Vinti: ragioni ideologiche, storico-letterarie,
esistenziali?
2. Un'aporia stilistica
3. Nuovi racconti 'mondani': I ricordi del capitano d'Arce
4. Finzioni del teatro e della vita: Don Candeloro e C.i
5. Le ultime prove teatrali, l’ultimo romanzo, il silenzio
6. Epilogo
Cronologia
Per saperne di più
Indice dei nomi