Premessa
Presentazione della prima edizione
I. Profilo storico della legislazione bancaria italiana
1. Premessa
2. Dall’Unità alla legge bancaria del 1926
2.1. L’assenza di uno statuto speciale per le imprese bancarie
2.2. La disciplina di alcune attività bancarie «specializzate»
2.3. Le banche di emissione
2.4. I controlli sulle Casse di risparmio e sui Monti di Credito. La Cassa depositi e prestiti
2.5. Le discipline statutarie e i diversi modelli operativi
2.6. Verso uno statuto speciale dell’impresa bancaria
3. Dalla legge bancaria del 1926 alla legge bancaria del 1936
3.1. I provvedimenti monetari e di tutela del risparmio del 1926
3.2. La legge bancaria del 1926
3.3. Gli altri interventi legislativi. Il Testo Unico sulle Casse di risparmio; la disciplina delle Casse rurali; la legge sul credito agrario; la Banca Nazionale del Lavoro; lo sviluppo dei crediti speciali
3.4. La crisi della banca mista; la costituzione dell’IMI e dell’IRI
3.5. I rapporti Banca d’Italia-Tesoro e il mercato dei cambi
4. Dalla «legge bancaria» ai primi anni Ottanta
4.1. La legge bancaria del 1936-38
4.2. Le riforme dell’immediato dopoguerra (1945-52)
4.3. Dagli anni Cinquanta agli anni Settanta
5. La formazione del nuovo ordinamento bancario
5.1. Le modificazioni del mercato finanziario dei primi anni Ottanta e le esigenze di riforma dell’ordinamento
5.2. La progressiva realizzazione del nuovo ordinamento (1985-91)
5.2.1. L’accesso all’esercizio dell’attività bancaria e l’articolazione territoriale degli enti creditizi
5.2.2. Il nuovo stile della vigilanza sull’esercizio dell’attività bancaria
5.2.3. La riforma della banca pubblica: da ente pubblico economico a società per azioni a controllo pubblico
5.2.4. La disciplina dei rapporti banca-industria
5.2.5. La disciplina della vigilanza sui gruppi bancari
5.2.6. Gli enti creditizi e la legge di tutela della concorrenza
5.3. Il nuovo ordinamento bancario e le riforme del mercato finanziario
5.3.1. La disciplina dell’attività finanziaria non bancaria
5.3.2. Gli enti creditizi nel nuovo ordinamento del mercato mobiliare
5.3.3. Banche e assicurazioni
6. L’attuazione della seconda direttiva comunitaria
6.1. L’attuazione della seconda direttiva e il Testo Unico in materia creditizia
6.2. I contenuti essenziali della seconda direttiva bancaria
6.3. Il D.Lgs. 14 dicembre 1992, n. 481
7. Il Testo Unico delle norme in materia creditizia e finanziaria
7.1. Il ruolo del Testo Unico e l’ordinamento del mercato finanziario
7.2. Gli «interventi» del Testo Unico
8. Dal Testo Unico Bancario alla crisi finanziaria degli anni Duemila
8.1. Gli interventi normativi degli anni Novanta
8.2. Le riforme dei primi anni Duemila
8.3. Gli interventi e le riforme imposti dalla crisi
II. Le autorità creditizie
1. Gli organismi pubblici preposti al settore bancario. La loro qualificazione nell’ordinamento formale e in quello materiale
2. Il Comitato interministeriale per il credito e il risparmio
2.1. La struttura e il funzionamento del Comitato
2.2. Le funzioni di alta vigilanza del Comitato
2.3. La natura amministrativa del Comitato e la responsabilità politica dei suoi componenti
2.4. Le funzioni di vigilanza in materia di risparmio non bancario
3. Il Ministro dell’Economia e delle Finanze
3.1. Le funzioni del Ministro dell’Economia e delle Finanze e il sistema creditizio
3.2. Le funzioni di politica monetaria
3.3. Le funzioni già esercitate in materia valutaria
3.4. Le funzioni in materia di intermediazione finanziaria e di mercato mobiliare
4. La Banca d’Italia
4.1. Premessa
4.2. La funzione di vigilanza sulle banche
4.2.1. La titolarità della funzione di vigilanza bancaria e le competenze dei suoi organi
4.2.2. I rapporti fra Banca d’Italia e Comitato in materia di vigilanza bancaria
4.2.3. I provvedimenti di vigilanza della Banca d’Italia
4.2.4. Banca centrale e vigilanza bancaria
4.2.5. La vigilanza bancaria e l’ordinamento comunitario
4.2.6. Banca d’Italia e tutela della concorrenza nel mercato bancario
4.3. La vigilanza della Banca d’Italia sul mercato mobiliare e sugli intermediari finanziari non bancari
4.4. La Banca d’Italia nell’evoluzione dell’ordinamento monetario italiano
4.4.1. L’attività di emissione e le operazioni sul mercato aperto
4.4.2. I rapporti fra Banca d’Italia e Tesoro
4.4.3. La Banca d’Italia come banca delle banche
4.4.4. Gli strumenti di controllo creditizio di rilevanza monetaria (rinvio)
4.4.5. Banca d’Italia, sistema dei pagamenti e servizi di pagamento
4.5. La Banca d’Italia e la funzione valutaria
4.6. La Banca d’Italia e l’ordinamento monetario europeo
4.6.1. La funzione monetaria
4.6.2. Le competenze in materia valutaria
4.6.3. La sorveglianza sui sistemi di pagamento e la vigilanza bancaria
4.6.4. Gli organi della BCE
4.7. La struttura proprietaria e organizzativa della Banca d’Italia
4.7.1. La Banca d’Italia come ente pubblico e come impresa
4.7.2. La struttura proprietaria della Banca d’Italia
4.7.3. L’organizzazione della Banca d’Italia
5. Dall’Ufficio italiano dei cambi all’Unità di Informazione Finanziaria (UIF)
5.1. La gestione delle riserve in valuta
5.2. Le funzioni «antiriciclaggio» e «antiusura»
5.3. La vigilanza sui soggetti finanziari non bancari e sui «mediatori creditizi»
5.4. La soppressione dell’UIC e la creazione dell’UIF
6. La competenza delle Regioni in materia bancaria
6.1. Premessa
6.2. Credito e Regioni a statuto ordinario nella Costituzione del 1948
6.3. La competenza delle Regioni a statuto speciale
6.3.1. La natura e i limiti della competenza legislativa
6.3.2. Le competenze della Regione Sicilia
6.3.3. Le competenze della Regione Trentino-Alto Adige
6.3.4. Le competenze della Regione Sardegna
6.3.5. Le competenze della Regione Friuli-Venezia Giulia
6.3.6. Le competenze della Regione Valle d’Aosta
6.4. Credito e Regioni a statuto ordinario dopo la riforma costituzionale del 2001
III. Le banche e il mercato finanziario
1. Mercato finanziario e attività bancaria
2. La nozione di attività bancaria
3. La raccolta del risparmio fra il pubblico
4. L’esercizio del credito
5. La raccolta non bancaria del risparmio
6. Operatività delle banche e attività bancaria
7. Gli Istituti di moneta elettronica (IMEL)
8. I servizi e gli Istituti di pagamento
9. I soggetti operanti nel settore finanziario
9.1. L’ordinamento previgente
9.2. Gli intermediari finanziari
9.3. Gli operatori di microcredito
9.4. Altri soggetti che concedono finanziamenti
9.5. La Cassa Depositi e Prestiti
10. Bancoposta
11. I conglomerati finanziari
12. Sulla specificità dell’attività bancaria
13. Il «carattere d’impresa» dell’attività bancaria
14. La disciplina costituzionale dell’impresa bancaria
15. Legge bancaria e tutela costituzionale del risparmio
16. Nuovo ordinamento bancario e Costituzione
17. Lo statuto dell’impresa bancaria e la teoria generale dell’impresa
18. Specializzazione, despecializzazione e pluralismo del sistema bancario
19. Dalla specializzazione bancaria alla banca universale
19.1. Il processo di despecializzazione
19.2. L’«eliminazione» degli Istituti di credito e la codificazione della banca universale
19.3. La despecializzazione delle Casse rurali e artigiane e degli Istituti di credito «speciale»
20. Dal pluralismo alla «semplificazione» bancaria
20.1. Le «banche pubbliche» nel sistema della legge bancaria del 1936-38
20.2. Gli Istituti di credito di diritto pubblico 274
20.3. Le Casse di risparmio e i Monti di Credito su pegno
20.3.1. Le Casse di Risparmio
20.3.2. I Monti di credito su pegno
20.4. Gli Istituti di credito pubblici
20.5. Le Banche di interesse nazionale
20.6. La riforma e la privatizzazione delle banche publiche
20.6.1. Le ragioni di una riforma legislativa delle banche pubbliche
20.6.2. Le operazioni di ristrutturazione delle banche pubbliche
20.6.3. Il controllo pubblico sulle società bancarie risultanti dalla ristrutturazione delle banche pubbliche
20.6.4. Le fondazioni bancarie
20.6.5. La privatizzazione delle banche pubbliche e delle fondazioni bancarie
20.6.6. Banche pubbliche «residue»
21. Agenti in attività finanziaria e mediatori creditizi
IV. L’accesso delle banche italiane all’esercizio dell’attività bancaria
1. L’accesso all’attività bancaria
2. L’autorizzazione all’esercizio dell’attività bancaria: dalla legge del 1926 alla riforma del 1985
3. L’autorizzazione all’esercizio dell’attività bancaria nel D.P.R. 27 giugno 1985, n. 350
4. L’autorizzazione all’esercizio dell’attività bancaria nel Testo Unico: i principi generali
5. Le «condizioni» dell’autorizzazione
6. I tipi societari ammessi
7. L’obbligo di coincidenza tra sede legale e sede amministrativa
8. Il capitale sociale minimo
9. Il programma di attività e lo statuto sociale
10. La qualità dei soci
10.1. L’onorabilità e la reputazione dei soci titolari di partecipazioni qualificate
10.2. L’autorizzazione all’assunzione di partecipazioni al capitale delle banche
10.3. La separatezza fra industria e banca «rivisitata»
11. La professionalità e l’onorabilità degli esponenti bancari 355
12. L’assenza di stretti legami che ostacolino l’effettivo svolgimento dell’attività di vigilanza
13. Mancanza dell’autorizzazione ed «esistenza» della banca
14. La condizione giuridica dell’impresa bancaria non autorizzata
V. Succursali e libera prestazione di servizi
1. La nozione di succursale bancaria. I vari tipi di succursali
2. Le succursali delle banche italiane
2.1. L’autorizzazione all’apertura nella legge bancaria del 1926
2.2. L’art. 28 della legge bancaria del 1936-38 e la «politica degli sportelli»
2.3. La «mancata attuazione» della prima direttiva comunitaria e i nuovi orientamenti di vigilanza
2.4. L’apertura di succursali nel Testo Unico
2.5. La «chiusura» e il divieto di nuove operazioni
2.6. La disciplina privatistica
3. La libertà di prestazione di servizi da parte delle banche italiane
4. Le succursali di banche comunitarie
5. La libertà di prestazione di servizi delle banche comunitarie
6. Le succursali di banche extracomunitarie
7. La prestazione di servizi da parte di banche extracomunitarie
8. Società finanziarie ammesse al mutuo riconoscimento
9. Documenti contabili delle succursali estere
10. Attività bancaria fuori sede
VI. Le categorie di banche
1. Premessa
2. Le società per azioni bancarie (richiami e rinvii)
3. Le Banche popolari
3.1. Le Banche popolari e l’ordinamento cooperativo
3.2. Costituzione e disciplina delle partecipazioni
3.3. Organizzazione, controlli e utili
3.4. Le Banche popolari quotate
3.5. Le Banche popolari fra scopo lucrativo e scopo mutualistico
3.6. Trasformazione e fusione (rinvio)
4. Le Banche di credito cooperativo
4.1. La formazione dell’ordinamento vigente: dalla Cassa rurale alla Banca di credito cooperativo
4.2. Costituzione, partecipazione sociale e organizzazione
4.3. La disciplina dell’attività
4.4. Trasformazione e fusione (rinvio)
5. Le «Banche confidi»
VII. I crediti speciali
1. Banche, crediti speciali e crediti agevolati
2. Il credito fondiario
2.1. La nozione di credito fondiario
2.2. Credito fondiario e credito edilizio
2.3. Le operazioni di credito fondiario
2.4. I privilegi del credito fondiario
3. Il credito alle opere pubbliche
3.1. Le operazioni di «project financing»
4. Il credito agrario
4.1. Il credito all’agricoltura prima del Testo Unico
4.2. La disciplina del Testo Unico
5. Il credito peschereccio
6. Il credito a medio e lungo termine alle imprese
6.1. Dal credito industriale al finanziamento di medio e lungo termine alle imprese
6.2. Il credito industriale
6.3. Il finanziamento a medio e lungo termine alle imprese
6.4. I crediti industriali «caduti»
7. Il credito su pegno
7.1. I soggetti
7.2. Il rapporto
VIII. I bilanci delle banche
1. Disciplina di diritto comune e disciplina speciale
2. Il potere normativo delle autorità creditizie
3. Bilanci bancari e segnalazioni periodiche
4. Lo stato patrimoniale delle banche prima del D.Lgs. 87/1992
5. Le «forme tecniche» dei bilanci nel D.Lgs. 87/1992
6. Le situazioni dei conti destinate al pubblico
7. Il bilancio dell’impresa bancaria
7.1. Struttura e principi generali
7.2. Lo stato patrimoniale
7.2.1. Il principio di chiarezza
7.2.2. I criteri di valutazione
7.3. Il conto economico
7.4. Prospetto di variazione della redditività complessiva, del patrimonio netto e rendiconto finanziario
7.5. La nota integrativa
7.6. La relazione sulla gestione
8. Il bilancio consolidato
8.1. L’ambito del consolidamento
8.2. Struttura e criteri di valutazione
8.3. I criteri di consolidamento
8.4. I vizi del bilancio consolidato
IX. La vigilanza bancaria
1. Contenuti e limiti della vigilanza bancaria
2. Trasparenza bancaria, vigilanza informativa e vigilanza ispettiva
3. Trasparenza degli assetti proprietari
3.1. Il potere di informazione della Banca d’Italia
3.2. Gli obblighi di comunicazione delle partecipazioni «influenti»
4. Vigilanza informativa
5. Vigilanza ispettiva
6. La «protezione» delle informazioni acquisite dalla Banca d’Italia
7. La Centrale dei rischi
8. Vigilanza regolamentare
8.1. Le fonti
8.2. Il primo «pilastro»: i requisiti patrimoniali
8.2.1. Il patrimonio di vigilanza
8.2.2. Le diverse configurazioni del rischio
8.2.3. Il rischio di credito
8.2.4. Il rischio di controparte
8.2.5. Il rischio di mercato
8.2.6. Il rischio operativo
8.2.7. Il requisito patrimoniale complessivo
8.3. Il secondo «pilastro»: il processo di controllo prudenziale
8.4. Il terzo «pilastro»: l’informativa al pubblico
8.5. Il bilanciamento delle scadenze
8.6. I prestiti obbligazionari, le obbligazioni garantite e i certificati di deposito
8.7. La concentrazione dei rischi: il limite di fido e il controllo sui grandi rischi
8.8. Il rischio di liquidità
8.9. Operazioni con parti correlate
8.10. Il controllo sui tassi bancari
8.11. Gli investimenti in immobili
8.12. Le partecipazioni detenibili
8.12.1. La disciplina comunitaria
8.12.2. Le partecipazioni bancarie e finanziarie
8.12.3. Le partecipazioni non finanziarie
8.12.4. Le partecipazioni per recupero crediti e in imprese in temporanea difficoltà
8.12.5. Le partecipazioni delle Banche di credito cooperativo
8.12.6. Le partecipazioni assunte per il collocamento
8.13. L’adeguatezza organizzativa
8.13.1. Il governo societario
8.13.2. I controlli interni
8.13.3. La direzione generale
8.13.4. L’organizzazione contabile
8.14. I provvedimenti «particolari»
8.15. Riserve obbligatorie, vincolo di portafoglio e massimale sugli impieghi
8.15.1. Le riserve obbligatorie e il vincolo di portafoglio prima del 1999
8.15.1.1. Le riserve obbligatorie
8.15.1.2. Il vincolo di portafoglio
8.15.2. Le riserve obbligatorie nell’ordinamento monetario dell’Unione Europea
8.16. La vigilanza sull’esercizio dei servizi di investimento
9. La vigilanza su base consolidata
9.1. Vigilanza consolidata e gruppo bancario
9.2. Il gruppo bancario
9.2.1. L’individuazione del gruppo
9.2.2. L’albo dei gruppi bancari
9.2.3. La disciplina della società finanziaria capogruppo
9.2.4. Funzioni e poteri della capogruppo
9.3. I soggetti inclusi nella vigilanza consolidata
9.4. La vigilanza informativa su base consolidata
9.5. La vigilanza ispettiva su base consolidata
9.6. La vigilanza regolamentare su base consolidata
9.6.1. Patrimonio di vigilanza e coefficienti patrimoniali di gruppo
9.6.2. Le partecipazioni dei gruppi bancari
10. La vigilanza supplementare sui conglomerati finanziari
11. Le obbligazioni degli esponenti bancari
12. Le sanzioni penali e amministrative
X. La trasparenza dei rapporti della banca con i clienti
1. Premessa
2. Il segreto bancario e le informazioni interbancarie
2.1. Il segreto bancario
2.2. I limiti del segreto bancario
2.3. La prassi delle informazioni interbancarie e il segreto bancario
2.4. Circolazione delle informazioni bancarie e Codice della privacy
3. La trasparenza delle condizioni contrattuali e dei rapporti con i clienti
3.1. Operazioni e servizi bancari e finanziari
3.1.1. Le ragioni di politica amministrativa
3.1.2. La formazione dell’ordinamento vigente
3.1.3. La disciplina del Testo Unico
3.1.4. Tipizzazione amministrativa dei contratti bancari
3.2. Il credito ai consumatori
3.2.1. La nozione
3.2.2. La disciplina delle operazioni
3.3. I servizi di pagamento
3.4. Regole generali, controlli e Arbitro bancario finanziario
XI. La struttura del mercato bancario
1. Concentrazione, concorrenza ed «esigenze economiche del mercato»
2. Le forme della cooperazione e della concentrazione bancaria
3. Le fusioni bancarie
3.1. L’ordinamento previgente
3.2. Le norme generali
3.3. Trasformazioni e fusioni delle Banche popolari
3.4. Trasformazioni e fusioni delle Banche di credito cooperativo
4. La scissione di società bancarie
5. I trasferimenti aziendali
5.1. L’individuazione della fattispecie
5.2. La disciplina civilistica
5.3. Le norme di vigilanza
6. La tutela della concorrenza
6.1. Regole della concorrenza e attività bancaria
6.2. Le competenze della Banca d’Italia e dell’Autorità garante prima della riforma del 2006
6.2.1. Regole materiali e disciplina delle competenze
6.2.2. La delimitazione delle competenze
6.3. Le competenze della Banca d’Italia e dell’Autorità garante dopo la riforma del 2006
6.4. Le intese restrittive della concorrenza
6.5. L’abuso di posizione dominante
6.6. Le operazioni di concentrazione
6.6.1. Le competenze della Banca d’Italia e dell’Autorità Garante
6.6.2. Le concentrazioni rilevanti
6.6.3. Le concentrazioni vietate
XII. La disciplina delle crisi
1. Le peculiarità delle crisi bancarie
2. La formazione dell’ordinamento vigente
3. L’amministrazione straordinaria delle banche
3.1. La qualificazione giuridica
3.2. L’ambito di applicazione
3.3. I presupposti oggettivi
3.4. Organi della procedura: nomina, poteri e funzionamento
3.5. Durata, adempimenti iniziali e finali
3.6. La sospensione dei pagamenti
3.7. Amministrazione straordinaria, controllo giudiziario e procedure concorsuali
3.8. La gestione provvisoria
3.9. Succursali di banche extracomunitarie e di banche comunitarie
4. La liquidazione coatta amministrativa delle banche
4.1. Liquidazione coatta delle banche e legge fallimentare
4.2. Revoca dell’autorizzazione e liquidazione coatta
4.3. Il provvedimento di liquidazione e l’accertamento dello stato di insolvenza
4.4. Gli effetti del provvedimento di liquidazione. Decorrenza e contenuto
4.5. Gli organi della liquidazione
4.6. Il procedimento di liquidazione
4.7. L’accertamento del passivo
4.8. La liquidazione dell’attivo
4.9. La ripartizione dell’attivo e la restituzione di beni e di strumenti finanziari
4.10. La chiusura della liquidazione
4.11. La funzione della liquidazione coatta delle banche
4.12. Banche operanti in ambito comunitario
5. La crisi dei gruppi bancari
5.1. L’amministrazione straordinaria della capogruppo
5.2. La liquidazione coatta della capogruppo
5.3. L’amministrazione straordinaria delle società del gruppo
5.4. La liquidazione coatta delle società del gruppo
5.5. Disposizioni comuni: organi delle procedure, competenze giurisdizionali e gruppi di fatto
6. La liquidazione volontaria
7. I sistemi di garanzia dei depositanti
7.1. I fondi di tutela dei depositanti di carattere volontario e mutualistico
7.2. I sistemi di tutela dei depositi operanti in Italia dopo l’adeguamento alla direttiva 94/19/CEE
7.3. I sistemi di indennizzo degli investitori
Indice analitico