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ISCRIVITILa modernità è nata e si è sviluppata mediante una forma di riflessività di carattere soggettivo e acquisitivo. Oggi questa modalità di fare società gira a vuoto, non risolve più i problemi che genera. La cosiddetta teoria della "modernizzazione riflessiva" parla solo della riflessività come coscienza infelice del fatto che viviamo tra rischi e incertezze crescenti. La riflessività sembra diventare solo un'auto-descrizione della crisi cui va incontro la modernità. La tesi di questo volume è che, per superare la crisi della modernità ed entrare nel dopo-moderno, occorre andare oltre la riflessività del "soggetto moderno". La proposta è di guardare alle dinamiche sociali che emergono là dove la riflessività si applica alle relazioni sociali e non resta prigioniera della soggettività individuale o dei meccanismi sistemici. Si tratta di quella "riflessività relazionale" che è capace di creare una società civile de-mercificata. La possiamo vedere e gestire solo se possediamo una teoria generalizzata della riflessività come relazione sociale. Il libro presenta questa teoria e le sue possibili applicazioni pratiche, utili a scienziati e operatori sociali.
Pierpaolo Donati è professore ordinario di Sociologia dei processi culturali e comunicativi nell'Università di Bologna. Già Presidente dell'Associazione Italiana di Sociologia, è membro di varie accademie e comitati scientifici nazionali e internazionali. Tra le sue pubblicazioni più recenti: "Il capitale sociale degli italiani" (con L. Tronca, Franco Angeli, 2008); "Oltre il multiculturalismo" (Laterza, 2008), "Relational Sociology. A New Paradigm for the Social Sciences" (Routledge, 2011).