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ISCRIVITIIn questi ultimi anni, nei paesi del Sud e dell'Est del Mediterraneo i tassi di crescita sono stati mediamente superiori a quelli dei paesi del Mediterraneo settentrionale e a quelli medi dell'Unione Europea. In diversi casi essi hanno superato il 4 per cento, mentre in molte regioni avanzate raramente si arriva al 2. Se è vero che un tasso del 4 per cento è assai inferiore a quello di un paese come la Cina, è comunque vero che ci troviamo di fronte a un avanzamento graduale che contribuisce, anno dopo anno, a ridurre i divari economici, che pure rimangono considerevoli. Certo la crisi attuale, che sta ora coinvolgendo i paesi meno avanzati dell'economia globale e, fra questi, quelli delle sponde Sud e Est del Mediterraneo, può avere pesanti ripercussioni negative sulle economie più deboli e accentuare i divari di sviluppo. È questo uno dei temi portanti dell'edizione 2009 del "Rapporto sulle economie del Mediterraneo", a cura dell'Istituto di Studi sulle Società del Mediterraneo del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Il volume è articolato in dieci capitoli, che documentano i principali indicatori economici: la popolazione, le migrazioni, lo sviluppo umano, il commercio estero, l'innovazione produttiva e tecnologica, le politiche sociali, la finanza, la produzione e il consumo di energia. Ogni capitolo è corredato da un'ampia documentazione statistica aggiornata.