Vuoi accedere con un tuo account social?
Non hai ancora un account?
ISCRIVITI"Vedo il bene e lo approvo, e seguo il male", dice Medea nelle Metamorfosi di Ovidio; "Non ciò che voglio faccio, ma ciò che detesto", constata amaramente san Paolo nella Lettera ai Romani: due espressioni celebri della debolezza di volontà. Perché, malgrado tutto ciò che sappiamo sugli effetti nocivi della nicotina, si continua a fumare? Perché certi paesi autorizzano ancora la vendita di armi, nonostante se ne conoscano le conseguenze sulla criminalità? Ecco alcuni esempi moderni di acrasia. Cosa la rende possibile? Quali sono i suoi presupposti? E soprattutto, come può essere superata? Nell'affrontare questo problema classico - la possibilità di scegliere il male consapevolmente - Jon Elster attinge ai raffinati strumenti delle scienze sociali per proporre un panorama completo dei fattori che spiegano la debolezza di volontà e delle strategie utilizzate dagli individui e dalle istituzioni per porvi rimedio. Ulisse si fece legare all'albero della nave per resistere alla tentazione delle Sirene: le istituzioni possono fare altrettanto?
Jon Elster insegna Scienze sociali nella Columbia University di New York e al Collège de France. Tra i suoi libri tradotti dal Mulino: "Il cemento della società" (1995), "Come si studia la società" (II ed. 1999), "Sensazioni forti" (2001), "Ulisse liberato" (2004), "Ulisse e le sirene. Indagini sulla razionalità e l'irrazionalità" (II ed. 2005) e "Chiudere i conti. La giustizia nelle transizioni politiche" (2008).