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ISCRIVITI"Reminiscenze di cattedra e foro" è un prezioso compendio di scritti di diritto penale, tutti datati tra il 1877 e il 1882. A dispetto del titolo, che suona volutamente riduttivo e della apparente frammentarietà dei contributi, il volume si compone non solo di preziosi studi penalistici ma altresì, di riflessioni che toccano temi fondamentali di filosofia del diritto e di antropologia giuridica. Le pagine qui raccolte costituiscono dunque l'ennesima testimonianza di una lunga esperienza di docente e avvocato, e aiutano il lettore a mettere a fuoco il pensiero - tuttora attuale - di un giurista di grande rilievo.
Indice: Introduzione, di Luigi Stortoni. - Parte prima: Discorsi ed articoli. - I. Genesi antropologica del diritto criminale e penale. - II. Lezione sulla Ontologia. - III. La fortuna delle parole. - IV. Guerra agli errori. - V. Genesi del furto audace. - VI. Pretese incompatibilità. - VII. Responsabilità dei partecipi nei delitti consumati da autore ignoto. - VIII. Sinopsi del conato. - IX. Concorso di delitto consumato e tentato. - X. Tentativo con mezzi inidonei. - XI. Tentativo e consumazione. - XII. Atti preparatori. - XIII. Pensieri sulla Giuria. - XIV. Delitti accessori. - XV. Delitto continuato. - XVI. Favoreggiamento e occultazione di rei. - Parte seconda: Memorie. - Appendice.
Francesco Carrara (1805-1888), considerato la più alta espressione della scienza giuridica criminale non solo del suo tempo, fu professore di Diritto criminale nell'Università di Pisa. I volumi del "Programma del corso di diritto criminale" (1859-1870, ripubblicati dal Mulino nel 1993 e nel 2004) raccolgono e sistemano il suo pensiero. Di notevole importanza, inoltre, i sette volumi degli "Opuscoli di diritto criminale" (1870-1877), che completano il "Programma" e ai quali si affiancano i "Lineamenti di pratica legislativa penale" (ripubblicati dal Mulino nel 2007) e la presente pubblicazione.