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ISCRIVITILa lingua letteraria in Italia, da Dante, Petrarca e Boccaccio agli anni tra fine Ottocento e inizio Novecento, è l'argomento di questo volume. Nell'illustrare lo sviluppo della lingua letteraria nel Medioevo, la codificazione rinascimentale, il rinnovamento ottocentesco, i principali generi letterari, l'autore insiste sulle forze culturali che hanno consentito alla lingua e alla letteratura italiana di vivere e di contribuire a determinare un'identità. Identità che, grazie al respiro di una cultura nutrita di ragioni classiche e cristiane, è libera dalle ipoteche etniche e localistiche risorgenti in vari paesi del mondo, e affronta oggi con successo le sfide, anche linguistiche, della globalizzazione. Questa nuova edizione è stata rivista al fine di migliorare l'uso didattico del testo e di aggiornare l'informazione.
Indice: Premessa. - Avvertenze. - I. L'invenzione dell'italiano letterario. - II. Schizzo della lingua antica e della sua evoluzione. - III. I serbatoi della lingua scritta e dell'italiano. - IV. La svolta del Rinascimento. - V. Un linguaggio di lunga durata: la lirica. - VI. La narrativa lunga in versi: il poema. - VII. Forme della prosa antica. - VIII. La svolta dell'Unità d'Italia. - IX. La scala della scrittura: italiano semicolto, italiano regionale, italiano letterario. - X. L'italiano fuori d'Italia e il ruolo dell'italiano letterario. - Cronologia. - Bibliografia. - Indice dei nomi.
Francesco Bruni insegna Storia della lingua italiana nell'Università di Venezia. Per il Mulino ha pubblicato "Boccaccio. L'invenzione della letteratura mezzana" (1990) e "La città divisa. Le parti e il bene comune da Dante a Guicciardini" (2003), ha diretto una "Storia della lingua italiana", ha curato l'edizione italiana di Ch.T. Davis, "L'Italia di Dante" (1988) e di J. Verger, "Le università del Medioevo" (1991).