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ISCRIVITIIn un'epoca nella quale il mondo è diventato un unico immenso esperimento merceologico, gli oggetti e le cose - non diversamente dai fenomeni e dagli eventi - tendono a omologarsi in una dimensione estetica diffusa, in cui emerge in misura via via più evidente la sostituzione dei valori contenutistici, peculiari della modernità, con elementi formali e spettacolari caratteristici dell'ideologia postmoderna. Riconducendo la filosofia dall'astratto al concreto, e spaziando dalla letteratura al cinema, dall'architettura alla fotografia, all'arte contemporanea, l'autore analizza alcuni degli oggetti della quotidianità familiare - una sedia, un tavolo, una finestra, una porta, un velo - per individuare la responsabilità del postmoderno nella trasformazione, non solo percettiva, ma anche politica e ideale del nostro rapporto con la realtà.
Ernesto L. Francalanci insegna Storia dell'arte contemporanea alla Facoltà di Design e Arti dell'IUAV di Venezia. Fra le sue pubblicazioni ricordiamo: "Del ludico. Dopo il sorriso delle avanguardie" (Mazzotta, 1982), "Arte del Novecento" (De Agostini, 1987), "Da Giotto a Caravaggio. Letture di opere fondamentali della pittura italiana" (De Agostini, 1989) e "Arte contemporanea. 1950-2000" (Zanichelli, 2001).