Copertina Università e sistema della ricerca

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a stampa € 16,00
collana "Quaderni di Astrid"
pp. 280, Brossura, 978-88-15-11029-9
anno di pubblicazione 2006

MARCO CAMMELLI, FRANCESCO MERLONI (a cura di)

Università e sistema della ricerca

Proposte per cambiare

Le università crescono, di numero e di dimensioni, insieme alla crescita (necessaria) della loro offerta didattica, ma la qualità, sia dell'istruzione sia della ricerca, rischia di risentirne. Gli enti di ricerca sono avviati ad un rapido deperimento e le comunità scientifiche assistono smarrite al succedersi di riforme, progetti contraddittori, soluzioni assai dubbie. La crisi dell'università e della ricerca è causa non secondaria del crescente ritardo dell'Italia nella creazione di innovazione produttiva e, soprattutto, di capitale umano di elevata qualità, condizione essenziale per riprendere il cammino della crescita.

Su questi temi Astrid ha promosso due distinti gruppi di analisi, riflessione e proposta, i cui rapporti sono ora raccolti in questo quaderno. Essi evitano accuratamente di impostare nuove "riforme",  cercano invece di individuare i punti concreti e gli elementi del sistema che possono essere corretti per avviare una stabile inversione di rotta. Dai rapporti emerge anche che due condizioni sono indispensabili per rilanciare l'università e la ricerca.

La prima è l'autonomia. Alle ricorrenti tentazioni di intervenire sempre più direttamente a supplenza delle difficoltà di risposta delle comunità scientifiche, deve sostituirsi la convinzione che settori delicati come l'università e la ricerca debbono essere posti al riparo dai rischi di eccessiva intromissione o, peggio, di controllo politico.

La seconda sono le risorse. Se l'Italia assegna alle università e alla ricerca risorse che sono meno della metà della media europea, il problema non è solo quello di impiegarle meglio, ma di impostare una politica di progressivo incremento delle risorse complessive. In questa direzione devono fare la propria parte sia il settore pubblico che le imprese. Continuare politiche di sviluppo a "costo zero" è non solo illusorio, ma significa di fatto accettare un progressivo e inarrestabile declino dell'istruzione superiore e della ricerca.

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