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ISCRIVITIQuesto volume ricostruisce le origini della societ di massa partendo dal momento in cui la parola "massa" ha cominciato a imporsi all'attenzione dell'opinione pubblica. Nell'arco degli ultimi due secoli la massa stata spesso qualificata come folla irrazionale e, come tale, contrapposta all'individuo. Una tensione dialettica che viene esplorata analizzando il contributo che psicologi sociali, criminologi e studiosi di scienza politica hanno offerto a una definizione del concetto di massa e di folla, e cercando di mettere in relazione tale elaborazione teorica con la parallela evoluzione politica e sociale. Nella sfera politica le masse hanno dato origine a proteste sociali e movimenti politici: se sono state almeno in parte assorbite e manipolate da regimi totalitari, hanno anche costituito la base di consenso delle democrazie del benessere. Non meno importante appare il loro ruolo nella sfera sociale come masse di consumatori che popolano i grandi magazzini o i luoghi del tempo libero. Entrambi questi aspetti concorrono non solo a disegnare il nostro modello di vita, ma anche e soprattutto a fondare la legittimazione dei sistemi politici contemporanei. In quest'ottica la dimensione di massa la cifra della societ in cui viviamo.
Stefano Cavazza insegna Storia contemporanea nella Facolt di Scienze politiche dell'Universit di Bologna; con il Mulino ha pubblicato "Piccole patrie" (2003, II ed.).