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ISCRIVITI621 milioni di persone in quattro continenti parlano lingue romanze: portoghese, spagnolo, catalano, occitanico, francese, italiano, sardo, retoromanzo e rumeno, tutte caratterizzate dalla loro comune origine nel latino parlato. Ma perché dal latino sono derivate tante lingue? E quali sono le loro caratteristiche? Dopo un’accurata descrizione della diffusione delle lingue romanze nel mondo, il volume ricostruisce in modo piano e comprensibile la differenziazione fra il latino parlato e quello letterario, analizzando le fonti che rendono conto della lingua effettivamente parlata dagli antichi romani. A ciascuna lingua romanza è poi dedicata un’analisi specifica, che ne presenta l’evoluzione, la struttura linguistica, le tendenze attuali.
Indice: Premessa. - I. La Romània linguistica nell’antichità e oggi. - II. Il punto di partenza: il latino parlato. - III. Dall’uno al molteplice: la differenziazione del latino. - IV. L’emancipazione: latino e romanzo nel Medioevo e nel Rinascimento. - V. Ai confini dell’Europa: il portoghese. - VI. La lingua del potere: lo spagnolo. - VII. La fenice risorta dalle ceneri: il catalano. - VIII. La lingua dei trovatori: l’occitanico. - IX. Una lingua di cultura europea: il francese. - X. L’infinita questione della lingua: l’italiano. - XI. Salvato dalla sua insularità: il sardo. - XII. Un campo di sperimentazione delle politiche linguistiche: il retoromanzo. - XIII. Una lingua con due famiglie: il caso del rumeno. - XIV. Le «nuove» lingue romanze. - Appendice. Il miracolo di Pentecoste. - Letture consigliate. - Indice analitico.
Rainer Schlösser insegna Linguistica romanza alla Humboldt Universität di Berlino.