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ISCRIVITILa riedizione, aggiornata, di un testo che spiega le basi sociali del consenso, i valori e le caratteristiche delle nuove formazioni di estrema destra in Europa, da Le Pen a Heider.
Quali sono oggi, nei vari paesi europei, i partiti che possiamo definire di estrema destra, e che parentela hanno con l'estrema destra "tradizionale", cioè quella legata all'ideologia fascista? Quando sono nati, che peso hanno, chi li vota e perché? Il volume offre un panorama completo che fornisce al lettore i dati e le chiavi di lettura per capire il fenomeno, nonché le differenze fra i vari casi nazionali. Dalla rassegna emergono i tratti unificanti che caratterizzano le nuove formazioni. Non più risposta di una borghesia spaventata di fronte alla "marea rossa", come negli anni '20 e '30, i nuovi partiti di estrema destra sono qualcosa di diverso dai partiti fascisti e neofascisti. Figli della società contemporanea e dei suoi problemi - ma non di meno antidemocratici - esprimono insofferenza e ostilità verso taluni aspetti della modernità (come il pluralismo culturale, la diffusione di una morale libertaria, la presenza degli stranieri, il declino delle figure di autorità), ma ne enfatizzano altri (come il mercato, la concorrenza, l'individualismo). Raccolgono consensi trasversali, anche tra le classi lavoratrici, perché danno risposte in termini di valori e di identità più che di interessi, denunciando un forte spaesamento culturale di fronte ai mutamenti e ai disagi derivanti da società più insicure, complesse e diversificate.
Piero Ignazi insegna Scienza della politica nell'Università di Cosenza. Tra i suoi libri pubblicati con il Mulino "Postfascisti? Dal Movimento Sociale Italiano ad Alleanza Nazionale" (1994), "Il polo escluso. Profilo storico del Movimento Sociale Italiano" (1989 e 19982), "I partiti italiani" (1997) e "Il Parlamento europeo" (con Luciano Bardi, 1999).