The Russian poet Anna Akhmatova once wrote: «Italy is a dream that keeps returning for the rest of your life». Italy is a land of memory and refuge, the exact opposite of a place of exile. Experiencing Italy’s ancestral essence entails – as D.H. Lawrence put it – feeling the pulse of ancient cultures, or ¬– according to Albert Camus – discovering as if by magic the greatest beauty the world has to offer. In the 20th century many tales have been told by Italian and foreign travellers: stories of men, feelings, emotions, cities, landscapes. Personalities such as Virginia Woolf and Jean-Paul Sartre, restless minds, moody individuals, exiles, expatriates, and vagabonds have chosen Italy as the place to satisfy their desire for knowledge, cure their anxieties, and yearn for unexpected drastic changes leading to vital renewal. And so, despite the country’s ever-changing features, those who travel to Italy can drink at the source of Western civilization, experience an amazing temporal regression in the cradle of classicism, and enjoy majestic landscapes conveying, amidst hidden dangers and turmoil, art and beauty.
Attilio Brilli is a major expert on travel literature; his books have been translated into many languages.
- I. Un viaggio ironico e sentimentale
- La bellezza è ancora un dono fatale?
- Il viaggio, metafora dell'esilio
- La cupola nel mirino
- Quando gli alberghi avevano la biblioteca
- Il flâneur motorizzato
- Sguardi incrociati
- Il facchino di Cefalù
- Gli italiani giuocano con lo stivale
- Una reliquia d'altri tempi
- L'ultimo desiderio
- Artisti nella terra della memoria
- Viaggi d'assaggio
- La Kodak sull'ombelico
- Nostalgie nell'era della velocità e del confort
- II. I volti del viaggio all'inizio del secolo
- Alla maniera del «grande giro»
- Congedo con tatto dal XIX secolo
- La vestale del genius loci
- Un innocente disincantato
- Stravaganti percorsi di un collezionista
- Un accidioso profeta di sventure
- Le campagne del Pierponto Morgano
- Un Petit Tour senza emozioni
- Viaggi randagi fra segni di guerra
- Paesi come formicai impazziti
- III. Pellegrini della bellezza in una terra inquieta
- L'ambigua eredità storica del paese
- Escursioni visionarie nella terra del mito
- Il dito sulla carta geografica
- L'Italia nello specchietto retrovisore
- Colloquiando nel paese che non c'è
- L'uomo che si gingillava con la pistola
- Mussolini mi portò a Predappio
- Preveggenze del «santo bevitore»
- Il condottiero quêteur de beauté
- IV. Sulle macerie spunta l'arcobaleno
- Viaggi obbligati
- Con la jeep al seguito degli Alleati
- Una godibile provincia dell'impero
- Si riannodano i fili della tradizione
- Corrispondenti di guerra in tempo di pace
- V. Un paese ritrovato fra memorie e desideri
- Il doppio quadrante dell'orologio
- «L'Italia è il mio regno d'Utopia»
- Il viaggio di un seguace di Yorick
- Recuperando gli avanzi della memoria
- Nostalgie del viaggiatore renitente
- Il vibrante riverbero delle campane
- Un paradiso che si rattrappisce
- Vacanze italiane in Topolino
- Un «inventario delle cose italiane»
- Le ombre del passato gravano sul presente
- VI. L'odore perduto dell'Italia
- Miti residuali e minimalismi turistici
- Con un «apolide della letteratura»
- Memorie oscene del sottosulo
- Alla ricerca del lago nero o degli dèi Palici
- Lo scarabeo di Sansepolcro
- L'Italianite: strana, cronica, fatale malattia
- Il viaggiatore che perse il lavoro per la via Appia
- Le mummie di Ferentillo
- VII. Sulle orme degli altri
- Viaggi di seconda mano
- Le magnetiche impronte di Garibaldi
- Un moderno pellegrino e il suo doppio
- Bibliografia
- Indice dei nomi
Anteprima del testo delle prime cinque pagine a stampa del primo capitolo.
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