#22 | Bologna | 2 luglio 2024 Cara lettrice, caro lettore,bentornato in Macina.Da oggi troverai in libreria Molto più di un mercato (http://www.mulino.it/isbn/9788815390424), il nuovo libro di...

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#22 | Bologna | 2 luglio 2024


Cara lettrice, caro lettore,

bentornato in Macina.

Da oggi troverai in libreria Molto più di un mercato, il nuovo libro di Enrico Letta.

Da settembre 2023 ad aprile 2024 Enrico Letta ha visitato 27 paesi e 65 città europee. Lo ha fatto su richiesta delle istituzioni dell’Unione, per redigere un Rapporto sul futuro del Mercato unico europeo.

Ma l’Europa politica è molto più di un mercato, e a fianco del rapporto, parlando con le persone, appunto dopo appunto è nato un libro vero: un diario di viaggio, un’agenda di proposte per la nuova Europa.

La settimana scorsa Enrico Letta è venuto a trovarci in casa editrice: a pochi giorni dalle decime elezioni europee ne abbiamo approfittato per fargli alcune domande. Trovate qui la videointervista per la nostra rubrica Youtube Ragionando di.

Tra le proposte di riforma spicca senza dubbio l’idea di una quinta libertà immateriale da affiancare alle quattro libertà tangibili del mercato novecentesco: una libertà fatta di ricerca, innovazione ed educazione.

Una definizione tecnica di «quinta libertà» si trova anche a pagina 7 del Rapporto ufficiale (liberamente scaricabile dal sito del Consiglio europeo); ma se a interessarti è l’origine politica e culturale di questa idea, allora questo è il libro che fa per te. 



La quinta libertà che manca

Sono quattro le libertà del Mercato Unico: beni, servizi, capitali e persone. Sono rimaste così, scolpite dall’articolo 26 del Trattato. Oggi semplicemente non bastano più.

Me lo suggerisce da ultimo, con una bella sintesi, uno studente sloveno a Firenze all’Istituto Universitario Europeo: «le quattro categorie classiche delle libertà del Mercato Unico sono davvero figlie del Novecento; tutte tangibili, manca però l’intangibile che in fondo è la vera caratteristica del nostro tempo, il Secolo del digitale».

Molto più di una intelligente provocazione. Ci ho lungamente riflettuto: bisogna mettere in discussione l’impianto concettuale del mercato interno e lavorare su una sua compiuta evoluzione.

Tante sono state le discussioni, in Università e non solo. Poi il suggerimento giusto: andare a rivedere il dibattito durante i primi decenni di vita del Mercato Unico e ritrovare un discorso di Jacques Delors al Parlamento Europeo del gennaio 1989 in cui propose l’idea di completare le quattro libertà con una quinta, la libera circolazione delle idee.

Oggi l’intuizione va rilanciata, rafforzata e fatta diventare realtà. Il tempo è maturo e sono la realtà stessa attorno a noi e la concorrenza globale a spingerci in quella direzione.
 


Per oggi è tutto, alla prossima Macina!



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