#14 | 8 maggio 2024
Cara lettrice, caro lettore,
bentornato in Macina.
L’ultimo libro di Marco Malvaldi ha per titolo un numero: Dodici.
Dodici è il numero che mette tutti d’accordo. Sono 12 le stelle sulla bandiera dell’Unione europea: non in memoria dei paesi fondatori (che erano sei…), ma a simboleggiare concordia e armonia. Sono 12 i semitoni del sistema temperato, con il quale facciamo da secoli qualsiasi tipo di musica. Sono 12 gli apostoli di Gesù Cristo. 12 le ore del giorno, 12 i mesi dell’anno. 12 le fatiche con cui Ercole espia le sue colpe. Solo in Italia, ma sino a poco tempo fa era il 12 il numero accettato di buon grado dal primo panchinaro a minor probabilità di gioco, il secondo portiere.
Malvaldi spiega che la capacità di «tenere insieme» del 12 ha origine nel modo di contare dei mercanti antichi, che con il pollice toccavano le dodici falangi delle quattro dita, vendendo «a dozzine», mentre con l’altra mano tenevano la merce: polli, spezie, ortaggi.
Per capire cosa è il 12, cercherò innanzitutto di descrivere cosa ci permette di fare il 12, e quali rapporti umani si basano su questo numero. Parleremo innanzitutto della capacità di raggruppare, di distinguere in insiemi diversi, e poi passeremo al contare; quindi ci accorgeremo che unendo tali due capacità (contare e raggruppare) possiamo tener conto in maniera efficace del tempo che passa. Dal tenere il tempo al parlare di musica il passo è breve.
Se sarai a Torino per la prossima edizione del Salone del Libro, potrai incontrare Marco Malvaldi al nostro stand (U21, padiglione Oval) domenica 12 maggio alle 15.
Dodici è la settima uscita della serie Storie di numeri, che abbiamo lanciato nel 2022 per tentare un itinerario non convenzionale nella storia della cultura occidentale.
Lo scopo di questa serie – ci spiega l’editor Alessia Graziano – è raccontare da una angolatura diversa snodi e momenti fondanti delle nostre civiltà. Negli ultimi anni lo abbiamo fatto in diversi modi: identificando Parole controtempo; rileggendo le Formule matematiche che sono alla base del pensiero scientifico contemporaneo; raccontando le Icone della storia dell’arte, i grandi quadri che racchiudono dimensioni dell'umano e del sacro e che continuano a meravigliarci e a tormentarci.
Con questa serie ci mettiamo in cammino su una pista di numeri, ma sempre per lo stesso motivo.
Questi libri sono piacevoli da leggere perché non sono scritti per far divertire chi li scrive: gli autori che si prestano a questo tipo di operazione sono chiamati a un faticosissimo sforzo di sintesi e divulgazione. L’obiettivo è aiutare il lettore a fare il punto, a ricapitolare, a orientarsi nella trama del mondo. Senza che avverta mai il peso dello studio necessario per scrivere credibilmente libri così. Per ogni numero che aspetta di essere raccontato (e sono molti), bisogna trovare un grande autore: non è facile!
In attesa che Alessia prosegua la sua caccia all’autore, ti anticipiamo che le uscite in programma sono ancora molte: completeremo tutti i numeri da uno a dieci, con qualche incursione oltre la decina per i numeri fondamentali, come il tredici.
Nel mentre ecco i titoli pubblicati sinora:
1. Il battito invisibile
Il suo rumore non si ode, né mai s’avverte il suo silenzio. Date retta a noi, che abbiamo frugato ogni oscurità con le nostri menti acute. L’Uno non si sa. E chi dice di conoscerlo, mente.
Giulio Busi, filologo ed ebraista
3. Divina aritmetica
Tre, nella classicità, sono le ripetizioni per rendere validi giuramenti, esorcismi, preghiere, invocazioni ai defunti. Tre sono le opere del Creatore nel terzo giorno della settimana simbolica archetipica: terra, mare, vegetazione.
Gianfranco Ravasi, biblista ed ebraista
4. Stagioni, voci, quarti, mani
Il tempo della fisica ha poco a che vedere con il tempo esperito. Non è la musica che si adatta al tempo, ma il tempo che si struttura ed emerge attraverso la musica grazie al nostro sistema nervoso.
Daniele Schön, neuroscienziato e violoncellista
7. Le avventure di un simbolo
Il sette contiene la promessa di ciò che l’essere umano maggiormente desidera: le chiavi di un sapere senza confini. È questa, forse, la ragione più profonda del suo fascino: il sette è il numero della totalità (dell’unione di cielo, il 3, e terra, il 4), il numero dell’intelligenza (assieme maschile, il 3, e femminile, il 4) che vuole contenere in sé tutto l’universo.
Raphael Ebgi, storico della filosofia
12. Un numero che mette d’accordo
Poi sono arrivati i mondiali americani, con il nome e il numero sulla maglia come negli sport a stelle e strisce, e a quel punto in breve tempo ogni giocatore iniziò a scegliersi il suo numero preferito, fino a farne un simbolo personale. Ma a me la maglia con il numero dodici sulle spalle, quella del portiere di riserva, è rimasta cucita addosso. Perché?
Marco Malvaldi, chimico e scrittore
100. Un grattacielo di racconti
La conoscenza della verità coincide con la fine di tutto. Così il 100 mostra il suo volto luttuoso. Tutti i numeri che si sono moltiplicati vertiginosamente nel 100 scompaiono, ritornano nell’ombra da cui sono nati. Il libro finisce azzerando se stesso. La centuria si dissolve. Cadendo ci siamo svegliati: era tutto un sogno.
Marco Antonio Bazzocchi, italianista
Per oggi è tutto, alla prossima in Macina!
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