#43 | Bologna | 10 dicembre 2024
Cara lettrice, caro lettore,
bentornato in Macina.
Stiamo entrando in quel periodo dell’anno in cui i libri si sfogliano in poltrona davanti a una tazza di tè: oggi abbiamo scelto di farlo con Il grande racconto dei classici di Piero Boitani, professore emerito di letture comparate e autore di numerosi libri tra cui le indimenticabili Dieci lezioni sui classici.
Ma che cosa è, precisamente, un classico? Da dove viene questa parola? Chi l’ha usata per primo e come è arrivata a indicare quello che intendiamo oggi? Come si sono formati i canoni che hanno determinato cosa leggiamo, cosa studiamo a scuola, quali autori ci sono familiari e quali no?
Boitani risponde a questi interrogativi ripercorrendo la storia del classico dalla prima attestazione della parola nelle Notti Attiche di Aulo Gellio fino alla celebre definizione di Italo Calvino: «un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire».
Rileggere i greci e i latini significa riconnettersi ai racconti profondi del nostro bagaglio culturale, alle storie che hanno plasmato il nostro immaginario attraverso i secoli e che conservano ancora oggi il potere di suggestionarci, farci riflettere, commuoverci.
Boitani inizia il suo viaggio con l’epica omerica e con i due poemi alla base della tradizione letteraria occidentale: la sua penna attenta e appassionata illumina subito alcune delle scene più memorabili e iconiche di Iliade e Odissea.
Pensiamo allo struggente dialogo tra Achille e Priamo, modello archetipico di umanità ed empatia, incastonato in quello che Simone Weil ha definito come il «poema della forza».
Il sovrano troiano arriva a stringere le mani omicide del Pelide e a implorarlo di riconsegnargli il corpo del figlio; il giovane eroe rivede nell’anziano nemico il padre lontano e, commosso, acconsente.
È necessaria la morte perché l’uomo venga restituito a sé stesso e riconosca la bellezza dell’altro uomo. È necessario il pianto perché Priamo possa essere anche Peleo e Achille divenga per un attimo Ettore, perché l’eroe della forza sia anche quello della resistenza.
Nel libro non troverai solo i passaggi più noti ed emozionanti della letteratura antica, Boitani ci accompagna anche alla scoperta dei generi che la letteratura classica ha fondato: la lirica, la commedia, la storiografia, la saggistica.
Abbiamo avuto il piacere di incontrare il professore nella sua abitazione a Roma: da questa chiacchierata è nata una miniserie YouTube in tre puntate che ti consigliamo.
Il poeta deve cogliere il kairós nel kairós [‘il momento’, ‘l’opportunità’] e ricamare su questo incontro un arazzo variopinto e denso: distillarne un liquido dolce come il miele, puro e primigenio come l’acqua: forgiare una cetra lucente e preziosa come l’oro.
Sarà l’occasione per rileggere i versi d’amore degli epitalami di Saffo, le riflessioni sul tempo delle elegie di Mimnermo, i sublimi epinici di Pindaro, i classicissimi epitaffi di Simonide.
Per ripercorrere alcuni dei passaggi più densi della tragedia del V secolo, ma anche immergerti nella letteratura di consumo del periodo imperiale tra la celebre, divertentissima, cena presso il liberto Trimalchione del Satyricon, il romanzo iper-realista di Petronio, alla fabula di Amore e Psiche raccontata da una vecchia governante ubriaca nelle Metamorfosi di Apuleio, fino alla Storia Vera con cui Luciano di Samosata
porta il romanzo antico a confini mai conosciuti prima, oltre le Colonne d’Ercole e fin sulla Luna, in un anticipo sensazionale di fantascienza moderna e parodica.
Questo libro fa parte della collana Grandi illustrati, nata dall’idea di creare un patrimonio di edizioni rilegate che non fossero solo da leggere ma anche da guardare, grazie a un prezioso corredo iconografico. La collana ha preso il via con Il grande racconto delle stelle di Boitani e dello stesso autore ospita anche Il grande racconto di Ulisse.
E proprio le immagini, accanto al testo, testimoniano che i classici siamo noi: dalle rappresentazioni scultoree della Grecia del V secolo, ai dipinti e gli affreschi rinascimentali, fino all’arte concettuale: in ogni tempo l’uomo è ritornato su queste storie e si è confrontato con esse.
A Natale regala un libro: è il pensiero che conta.
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