Luca Baldissara, Paolo Pezzino
Il massacro
Guerra ai civili a Monte Sole

 Le immagini


 









Le mappe di questo inserto riproducono, secondo l’ordine cronologico di redazione, quelle attualmente disponibili dell’operazione di guerra, con inizio il 29 settembre 1944, compiuta a Monte Sole dalle truppe tedesche contro i civili.
La n. 1, elaborata appositamente per inquadrare quelle vicende, fornisce un quadro sintetico dell’area interessata al massacro, collocata nel più ampio contesto dell’attacco alleato alle postazioni difensive della Linea Gotica, con le successive linee di arretramento dell’esercito tedesco. Da questa carta si evince con chiarezza la cruciale posizione dell’area di Monte Sole nel contesto di quella fase strategica della guerra tra eserciti regolari.
Le mappe nn. 3 e 5, a più riprese pubblicate nel dopoguerra, risultano originariamente contenute nel libretto Acthung Banden Gefahn, che nel marzo 1945 venne prelevato da una stamperia di Bologna. Queste due mappe, che riportano la presunta dislocazione dei comandi della Stella rossa (n. 3) e lo schema dell’attacco da parte delle truppe tedesche (n. 5), nel 1947 vennero riprodotte dagli inglesi in vista del processo a carico del comandante della 16a divisione SS, Max Simon (come allegati S1 e S2, qui corrispondenti alle mappe nn. 2 e 4, entrambe conservate presso i National Archives di Londra nei fondi del War Office, fascicolo WO 235/586). La fonte di queste carte, su sua stessa dichiarazione resa nel 1950, sarebbe il tenente colonnello Ekkehard Albert, aiutante tattico addetto allo stato maggiore della divisione.
Le mappe nn. 6 e 7 compaiono invece tra gli exhibits (75 e 75A, anch’essi attualmente conservati a Londra, fascicolo WO 235/376) del processo istruito dai britannici e tenutosi a Venezia nel febbraio 1947 a carico del comandante in capo delle truppe tedesche in Italia, feldmaresciallo Albert Kesselring: riproducono l’azione, ma con minori dettagli relativamente alle truppe, e non è possibile attestarne con certezza la fonte. La mappa n. 8 compare invece tra i materiali collegati agli atti del processo a carico di Max Simon, tenutosi a Padova anch’esso davanti ad una corte militare britannica nelle settimane immediatamente successive (come le precedenti, anche questa carta è conservata nei National Archives, fascicolo WO 235/587, tra i documenti relativi alla richiesta di revisione della sentenza, e risulta disegnata da Walter Reder nel 1949).
Reder è l’autore delle quattro successive mappe. La n. 9 (estratta dal fascicolo WO 310/113), redatta il 24 novembre 1947 nella prigione civile di Ferlach, in Austria, riporta alcune significative varianti rispetto a quelle del marzo 1945: la zona occidentale del settore di combattimento, lungo il fiume Reno, risulta tenuta dal SS AR 16 (l’artiglieria della divisione) e non dal battaglione dell’Est, che risulta invece coprire il settore nord, dove nella carta pubblicata nell’opuscolo del 1945 era indicato un generico «Riserve», che successivamente Reder specificò essere composte da reparti del 105° reggimento antiaereo paracadutisti e da formazioni della 16a divisione SS, di presidio nella valle del Setta a nord di Vado, gli unici reparti che non avevano compiti di attacco verso Monte Sole. Le mappe nn. 10, 11, 12 (riunite tra le carte dell’istruttoria del processo Reder tenutosi a Bologna nel 1951, fino all’estate del 2008 conservate presso la Procura militare di La Spezia, ora soppressa) sono disegnate per gli inquirenti bolognesi dallo stesso Reder nel 1949, e la loro fonte diretta dovrebbe essere di nuovo Ekkehard Albert.


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